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«Licenziata» in blocco la giuria del premio letterario Chianciano Una decisione che sta suscitando polemiche «Licenziata» in blocco la giuria del premio letterario Chianciano Roma. 3 giugno. Il Consiglio comunale di Chianciano-Terme ha deciso di istituire un nuovo premio di poesia e di narrativa con una giuria completamente rinnovata rispetto a quella del vecchio premio. Eccone i componenti: Raphael Alberti, Edward Goldstucker, Peter Weiss, Italo Calvino, Tullio De Mauro, Giansiro Ferrata, Michele Rago, Aurelio Roncaglia, Edoardo Sanguineti, Mario Luzi e Leone Piccioni. Il provvedimento ha determinato una « presa di posizione » della precedente commissione giudicatrice. Salvatore Quasimodo (Presidente), Carlo Bernarl, Arnardo Bocelli, Lino Curci, Luca Di Schiena, Enrico Falqui. Lorenzo Gigli, Mario Guidotti, Aldo Lusini, Bino Samminiatelli, Giacinto Spa¬ gnoletti, Mario Tobino e Giancarlo Vigorelli, dopo avere rilevato che il Consi glio comunale di Chianciano aveva fatto precedere la sua delibera da una notizia pubblicata su alcuni giornali, rivendicano la « paternità » del ventennale premio Chian ciano al suo fondatore Giuseppe Villaroel, ed affermano ch'esso rimane legato al nomi di coloro cui, nel tempo, esso è stato assegnato. La giuria uscente, pur ammettendo la facoltà del Con siglio comunale di « procedere ad eventuali rotazioni » si oppone al fatto che « senza alcuna motivazione » sia stato dato congedo in blocco a tutti coloro che per tanti anni hanno contribuito, con disinteressata partecipazione, al successo ed al prestigio dei premi. Inoltre, nel definire i sistemi adottati « scorretti, arbitrari e lesivi della libertà della cultura », afferma la propria « as¬ soluta estraneità al nuovo premio, gli scopi politici del quale sono resi evidenti dalla composizione della grande maggioranza della giuria ». Tre componenti della precedente giuria, infine — Repaci, Lazzeroni e Lajolo — si riservano di prendere altre iniziative. (Ansa). *