Il Milan ha entusiasmato anche i suoi avversari

Il Milan ha entusiasmato anche i suoi avversari Mn Olanda9 ite Ufi tinaie delta Cappa delie Cappe Il Milan ha entusiasmato anche i suoi avversari Gli stessi calciatori dell'Amburgo sconfitti giovedì per 2-0 hanno riconosciuto la superiorità degli italiani - L'astuzia di Hamrin e la saldezza dei difensori alla base della netta vittoria milanista -1 campioni d'Italia partiti ieri da Amsterdam per gli Stati Uniti e II Canada i Dal nostro inviato speciale) Rotterdam, 24 maggio. La vittoria riportata dal Milan sull'Amburgo è stata semplice e regolare, meritata e anche facile. Molto di più di quanto ci si poteva attendere. Il Milan prima ha vinto, e poi ha difeso la vittoria che già aveva ottenuto. E quindi nel successo che esso ha riportato ha finito per produrre di tutto un po'. Ha prodotto innanzitutto il gioco d'attacco, convincendo pienamente gli spettatori. Il « vecchio » Hamrin, che molti non ritengono più in grado di sostenere le fatiche di tutto un campionato, ha fornito una dimostrazione di positività e di praticità quale ben pochi avrebbero potuto aspettarsi. Questa vecchia volpe dei campi di gioco, ricevuto un passaggio assai preciso da Sorniani, ha visto con la coda dell'occhio qual era l'angolo della rete germanica al quale si poteva arrivare, e con grande precisione lo ha infilato. Questo, subito all'inizio della partita, a tre minuti dal calcio d'avvio cioè. Più tardi come toccato da una specie di scossa elettrica, è partito da un lato del campo, ha battuto inesorabilmente due o tre avversari e ha sferrato in porta un tiro che ha lasciato tutti quanti di stucco, principalmente il portiere tedesco. Nello spazio di 19 minuti e mezzo, ogni cosa era fatta. Nella ripresa, il Milan stesso ha difeso il successo che già aveva in tasca: lo ha difeso con intelligenza. Ha richiamato verso la metà campo sia Rlvera che Lodetti e si è limitato a controllare il gioco. L'avversario ha perso così ogni libertà di azione: esso si è trovato bloccate tutte quante le vie di accesso alla porta difesa da Cudicini. Gli uomini della difesa milanista si sono comportati con molta accortézza, coprendo l'uno gli eventuali errori e le casuali debolezze dell'altro. Schnellinger, che non aveva fama di essere uno specialista come difensore arretrato, -si è battuto come un leone contro i suoi compatrioti. Voleva loro dimostrare che non sussiste in lui nessun decadimento di forma. E l'incontro è così giunto al suo termine fra la convinzione generale del risultato che aveva fornito. Gli innumerevoli sostenitori tedeschi non gridavano più verso il termine. Essi sanno fare un fracasso come il pubblico italiano certo non lo fa. I pochi tifosi del Milan — apparivano pochi al confronto — erano quasi muti per la gioia: hanno atteso ad esplodere il momento del fischio finale. E, cosa che ha fatto anche piacere ai veri sportivi, anche la gioia è stata contenuta in limiti ragionevoli. I giocatori ed i dirigenti del Milan stessi si sono limitati a divorare, dopo la partita, qualche panino e a dissetarsi. A parlare con qualche ampiezza, in termini pienamente elogiativi, sono stati i dirigenti olandesi e quelli tedeschi: gli stessi calciatori dell'Amburgo hanno riconosciuto la superiorità dei rossoneri. Nessuno degli italiani ha lodato se stesso, nessuno ha cercato di creare attorno a sé della pubblicità. E la cerimonia è stata anche per questo la più simpatica ài questo mondo. I tedeschi sono naturalmente rimasti male. Nemmeno il loro famoso Seeler, che sta avvicinandosi ai trentatré anni di età, ha potuto far pulla di quanto desiderava e di quanto i suoi sostenitori si attendevano. L'uomo più in vista della squadra germanica è stato Dòrfel II, l'ala destra, un vero velocista: è stato lui all'inizio del secondo tempo, a chiamare Cudicini alla sola parata veramente difficile di tutto l'incontro. E se si eccettua la mezz'ala sinistra Honjg nessuno dei tedeschi ha fatto ricorso a violenze aperte. Genericamente, il loro contegno è stato improntato a correttezza. Il solo giocatore del Milan che sia uscito malconcio dalla prova è stato Scala, che si o prodotto, proprio nella fase iniziale della partita, uno strappo muscolare ad una gamba, non grave per fortuna, che lo ha fatto zoppicare per tutto il tempo. La squadra del Milan si è scissa il mattino successivo alla partita in due settori: i «nazionali» Rivera, Prati, Lodetti, Anquilletti e Rosato, più l'infortunato Scala, sono rientrati direttamente a Mi¬ lano, mentre tutti gli altri giocatori insieme all'allenatore Rocco e ad alcuni dirigenti sono partiti da Amsterdam per gli Stati Uniti ed il Ca¬ nada per disputare domenica prossima il primo incontro della loro "tournée" contro il Celtic. Vittorio Pozzo Hamrin, che ha deciso l'incontro di Rotterdam, esulta dopo un goal segnato La Juventus tratta il mediano Berlini La Juventus, oltre al sicuro acquisto di Anastasi ed alle avviate trattative per Colausig ed Haller, sta interessandosi anche di Bertini: stando a fonte attendibile, il vicepresidente juventino Giovanetti si è incontrato ieri a Milano con il presidente della Fiorentina, Baglinl, per trattare il forte mediano. La società bianconera ha effettuato altri sondaggi presso il Cagliari per avere Riva, ma difficilmente l'« affare » andrà in porto. Il club sardo pare intenzionato a confermare l'attaccante, per il quale come è noto sono giunte interessanti proposte anche da parte di Inter e-Milan. Il Torino, reduce dalla partita contro il Piacenza, prosegue gli allenamenti in vista della fase finale della Coppa Italia. —! f »