Di moda negli Stati Uniti i vecchi modelli riprodotti

Di moda negli Stati Uniti i vecchi modelli riprodotti Curioso fenomeno del mercato più grande del mondo Di moda negli Stati Uniti i vecchi modelli riprodotti Sono definiti dagli americani «automobili speciali per gente speciale»-Devono rispondere a tre requisiti: costare molto, differenziarsi dalle altre vetture, essere costruiti in pochi esemplari - Il più caro è F« Excalibur»: 9 milioni di lire - Qualche difficoltà per l'adeguamento alle norme sulla sicurezza E' abbastanza singolare che proprio negli Stati Uniti, nel paese dove è nata l'idea della catena di montaggio, dove l'automobile è arrivata Co scaduta) rapidamente alla condizione di bene di consumo, dove ogni autunno vengono offerti al pubblico almeno 350 nuovi modelli, stia oggi fiorendo la moda della fuoriserie. Le chiamano «automobili speciali per gente speciale» e debbono soddisfare tre requisiti fondamentali: essere il più possibile diverse da tutte le altre automobili, costare parecchi milioni (anche questa è una «differenza»), essere costruite in un limitato numero di esemplari. Sparsi in tutto il paese — in Florida, in California, nell'Indiana, nella Carolina del Sud, nel Wisconsin; dovunque, purché lontano da Detroit, capitale dell'automobile « normale » — i costruttori americani di vetture speciali hanno battuto strade diverse per soddisfare le esigenze dei loro specialissimi clienti. C'è chi, come Carroll Shelby, come John Fitch, come Stephen Wilder, ha puntato sulle prestazioni, soprattutto sull'accelerazione (avere la sicurezza di essere i primi a scattare alla luce verde di un semaforo è già un modo di distinguersi). E c'è chi si è preoccupato soltanto della linea, della carrozzeria, quasi sempre interpretando, con molta fantasia, l'idea della « gran turismo » europea. Altri invece hanno sfruttato la nostalgia per le grandi automobili degli anni trenta, costruendo vetture speciali che sono repliche, più o meno fedeli, di « regine » del passato. . . ^ i Un esempio di quest'ultima categoria di1 «'speciali» è la Abercrombie Runabout - che riproduce molto liberamente una torpedd Ford del 1931. Viene costruita da un exmercante di vetture di epoca che di fronte alle continue richieste, da parte di amatori, di questo tipo di vetture peraltro introvabile, pensò di sfruttare la situazione offrendo delle copie. Come quella di molte altre « speciali », la carrozzeria della Runabout è in plastica: questo materiale consente infatti di stampare carrozzerie a' prezzi economici anche per piccole serie. Iniziata tre anni fa, la produzione della Runabout (che viene venduta a circa tre milioni e mezzo di lire) è ora arrivata a 75 esemplari all'anno. Anche la Cord, famosa automobile americana la cui produzione venne sospesa nel 1936, è nata a seconda vita nel 1966 grazie alla passione di un professore di liceo, Glenn Pratt. Costruita in plastica ed equipaggiata con motore Chevrolet 6 cilindri di 2700 cmc, la Cord II è una copia fedele1 dell'originale, :sip pure con una riduzione in scala di tutte le dimensioni. Disegnata da Brooks Steven», stilista di una certa fama, la «Excalibur» (dal nome della magica spada'di rè Artù) si rifa' alla Mercedes «SSK» del periodo 1927-'30. Venne presentata al salone di New York del 1964 e finora ne sono stati Venduti oltre 200 esemplari. Malgrado dal cofano escano sei lucenti tubi di scarico, il che farebbe ragionevolmente pensare a un motore a 6 cilidri, la « Excalibur » monta un 8 cilindri a V Chevrolet di 300 Cv: sono tuttavia particolari a cui la « gente speciale » non bada troppo. Completa di tutti gli accessori (cambio automatico, condizionatore dell'aria, impianto stereo, ecc.) la «Excalibur», che ha una velocità di oltre 220 kmora, costa sui 9 milioni di lire. Per Shelby, Wilder e Fitch, tre ex-piloti professionisti, la costruzione di vetture « speciali » ha offerto l'occasione per rimanere nel mondo dell'automobile. Carroll Shelby ricava le sue Cobra ritoccando la meccanica della Ford Mustang e modificandone leggermente la carrozzeria. Come costruttore di vetture per « gente speciale », Shelby sta però perdendo credito perché ha troppa fortuna: oltre 3000 vetture vendute lo scorso anno, con un giro di affari di quasi tredici miliardi di lire. La « speciale » di John Fitch, si chiama « Phoenix », si accontenta invece di un motore e di prestazioni più modesti: 2700 cmc (Chevrolet « Corvair ») e 165 kmh; la carrozzeria a coupé è in plastica. Fitch aveva avuto una grossa occasione quando i grandi magazzini più sofisticati di New York, Abercrombie e Fitch, avevano accettato di vendere la Phoenix a un prezzo di circa 5 milioni e mezzo di lire. I programmi dell'ex-campione erano quindi ottimistici: 500 vetture l'anno, ma ora tutto è bloccato a causa delle leggi sulla sicurezza dell'automobile emanate dal governo americano. Il rispetto di tali norme è infatti praticamente impossibile, per motivi di carattere economico, ai piccoli costruttori. La legge, ad esempio, richiede la distruzione di un prototipo di ogni modello per le prove di crash; per molti di questi artigiani distruggere una vettura vuol dire perdere il lavoro di una settimana. In una lettera aperta al governo degli Stati Uniti, Fitch ha affermato che rendere impossibile il lavoro dei costruttori di vetture speciali vuol dire rinunciare ad un'attività utilissima al progresso dell'automobile e correre il rischio di troncare sul nascere « la carriera degli Henry Ford di domani ». Athos Evangelisti Questa riproduzione di una Bugatti degli anni Trenta, è costruita in piccole serie a Torino nell'officina Michelotti per il mercato americano: il telaio e il, motore (un sei cilindri di 2500 cmc} sono Opel «Commodore», elaborati da Conrero