Il piano di pace di Hanoi di Sandro Volta

Il piano di pace di Hanoi Diffuso a Parigi in una pausa dei negoziati Il piano di pace di Hanoi Il Nord Vietnam chiederebbe: 1) governo di coalizione a Saigon con la partecipazione dei «vietcong» ; 2) sospensione di tutti i combattimenti e ritiro degli americani nelle basi lungo la costa; 3) partenza delle truppe straniere ed elezioni sotto il controllo di una commissione internazionale - Domani riprendono le trattative (Dal nostro corrispondente) Parigi, 20 maggio. « Abbiamo avuto una conversazione molto buona e molto utile » ha dichiarato oggi Averell Harriman, dopo un incontro con Bui Diem, ambasciatore del governo di Saigon a Washington, che si trova a Parigi come osservatore sud-vietnamita alla conferenza deU'auenue Kléber. Il plenipotenziario americano ha detto ai giornalisti di aver parlato del cambiamento di governo nel Vietnam del Sud, ma ha cercato di ridurre l'importanza dell'argomento, aggiungendo: « Ero curioso di conoscere le nuove iniziative che potrà prendere il nuovo governo ». E' facile spiegare la discrezione di Harriman, ma nessuno può credere che si tratti di semplice curiosità. La eliminazione del generale Ky e l'eventuale inclusione nel nuovo governo di esponenti della « alleanza delle forze nazionali democratiche e pacifiste vietnamite », l'organizzazione creata nel Vietnam del Sud nel febbraio scorso, durante l'offensiva del Tet, creano infatti nuove prospettive di pace e modificano sostanzialmente i dati delle conversazioni americano-vietnamite. . E' probabilmente per questa ragione che, su proposta americana, sabato scorso la conferenza venne rinviata a mercoledì e, in ogni caso, è certo che durante i quattro giorni di vacanza i capi delle due delegazioni hanno avuto numerosi incontri con diplomatici stranieri. Approcci segreti sono già incominciati, mentre nelle riunioni ufficiali tanto Xuan Thuy quanto Harriman sfoggiano pubblicamente la più assoluta intransigenza verbale? Molti lo credono. Le Figaro, per esempio, pubblicava stamani: « Ci si comincia a chiedere se contatti più fruttuosi non si sono già allacciati dietro le quinte, nel momento stesso in cui, ostentatamente, le due delegazioni si chiudono in una discussione pubblica apparentemente senza uscita possibile ». Da indiscrezioni certamente volute, provenienti dalla delegazione nord-vietnamita, si ha intanto un quadro abbastanza completo del programma di pace di Hanoi. Prima condizione è la costituzione d'un governo di coalizione a Saigon, in cui il fronte nazionale di liberazione sia ampiamente rappresentato. Si tratterebbe poi del raggruppamento delle forze armate americane in zone situate lungo la costa, fra Da Nang e Camranh, per una durata che dovrà esser determinata attraverso negoziati alla conferenza della pace. Accordi locali per la cessazione dei combattimenti potrebbero essere conclusi: le forze contrapposte rimarrebbero allora sulle loro posizioni fino alla cessazione del fuoco generale. Le elezioni potrebbero avvenire soltanto dopo il ritiro di tutte le forze straniere. Una missione di osservazione! composta da un centinaio di diplomatici di più paesi, scelta dai copresidenti della conferenza di Ginevra del 1954 (Gran Bretagna e Unione Sovietica) e posta sotto la direzione della commissione alleata di controllo, esaminerebbe le operazioni elettorali, insieme a 500 giornalisti internazionali. Questo piano, che verrà pubblicato più estesamente a New York, nel numero di giugno del mensile War-Peace Report, è stato diffuso stamani a Parigi dalle agenzie di stampa e, naturalmente, Averell Harriman è stato il primo ad averne conoscenza. Eppure, non ha scosso affatto il moderato ottimismo della delegazione americana. « Non si può essere né ottimisti né pessimisti — ha dichiarato oggi il portavoce William Jorden — il solo fatto che le conversazioni continuano è, per se stesso, un segno incoraggiante. Comprendiamo ora la posizione del Nord Vietnam un po' meglio che il primo giorno e credo che anche il Nord Vietnam comprenda meglio la nostra». Sandro Volta

Persone citate: Bui Diem, Harriman, Peace, William Jorden, Xuan Thuy