Mosca: una vittoria dei moderati

Mosca: una vittoria dei moderati Mosca: una vittoria dei moderati (Dal nostro corrispondente) Mosca, 18 maggio. La visita di Kossighin a Praga sarà probabilmente decisiva agli effetti dello sviluppo dei rapporti tra l'Unione Sovietica e la Cecoslovacchia. Nei circoli diplomatici occidentali di Mosca, essa è stata interpretata come un segno positivo, una schiarita d'orizzonte. Si ritiene che il Presidente del Consigliò dei ministri sovietico abbia .oggi mosso 11 pi imo passo per spianare le divergenze sorte tra i due Paesi negli ultimi mesi. La sua presenza a Praga costituirebbe la conferma della determinazione della leadership collettiva del Cremlino, se non di normalizzare immediatamente la situazione, almeno di impedire che essa si deteriori. Si osserva che Kossighin è l'esponente dei moderati, e la sua scelta per la questione cecoslovacca è perciò indicativa di un orientamento, sia pure non unanime, verso un accordo. I competenti organi sovietici non hanno voluto commentare in alcuna maniera il viaggio del Presidente del Consiglio dei ministri. La Tass è stata tuttavia insolitamente sollecita nel dare oggi notizia dei movimenti di Kossighin a Praga. Già alle 15,15, ora italiana, essa scriveva: « Il Presidente del Consiglio dei ministri dell'Urss, Alexei Kossighin, ha oggi reso visita al primo segretario del Comitato centrale del partito cecoslovacco, Dubcek, al presidente della Repubblica socialista cecoslovacca, Svoboda, al presidente del Praesidium dell'Assemblea nazionale della Cecoslovacchia, Smirkovsky, al presidente del Governo cecoslovacco, Cernik. L'incontro e la conversazione con i compagni cecoslovacchi si sono svolti in una atmosfera amichevole e cordiale ». e. c.

Persone citate: Alexei Kossighin, Dubcek, Kossighin, Svoboda

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Mosca, Praga, Unione Sovietica, Urss