Applaudito dai giovani il « Balthazar » dì Bresson

Applaudito dai giovani il « Balthazar » dì Bresson traversa la condizione umana e se ne fa partecipe fino al martirio. Dapprima è trastullo dei bimbi; poi assiste, fatto adulto, all'idillio d'uno di essi con Maria, la figlia del maestro. In seguito muta spesso padrone; diventa addirittura ciuco sapiente in un circo; infine, coinvolto in una impresa di contrabbando, si busca una pallottola che lo manda a morire in solitudine. Nella prospettiva del racconto di Bresson, il mite e triste Balthazar viene addirittura ad assumere lo splendore d'un santo: e questo anche perché gli uomini, attorno a lui, all'asino-testimone, s'incattiviscono sempre più. Chiuso nel ritmo severo e rigoroso di Bresson. il film è tra i suoi più importanti, vibrante nell'essenzialità delle stupende immagini in bianco e nero di Ghislain Coquet, vivo nella recitazione (che non è nemmeno recitazione tanto appare spontanea e vera) di tutti gli interpreti, non professionisti. Nella parte della contadinella Maria, che il regista ha sempre tenuto nell'orbita di Balthazar perché è colei che più di tutti gli ha voluto bene, spicca Anne Wiazemsky, la nipote di Francois Mauriac, oggi moglie di Jean-Luc Godard che ne ha fatto la protagonista della « Cinese ». La proiezione di Au liasard Balthazar è stata preceduta da un'ampia introduzione critica di Marco Bongioanni e conclusa da un dibattito cui hanno partecipato numerosi spettatori. vice Applaudito dai giovani il « Balthazar » dì Bresson La proiezione straordinaria alla Galleria d'Arte moderna Si è concluso ieri sera alla Galleria d'Arte moderna il terzo ciclo di cultura cinematografica dedicato ai premi Ocic (Office Catholique International du Cinema), e organizzato dall'Assessorato all'istruzione e ai problemi della gioventù. Nella sala affollatissima è stato presentato per la prima volta a Torino il film Au hasard Balthazar di Robert Bresson. La copia era quella appartenente alla Mostra di Venezia: l'opera del grande regista francese, pur così ricca di alto valore artistico, non ha ancora trovato un distributore che la presenti doppiata nelle sale normali. L'asino Balthazar è, quale simbolo di arcana pazienza, il protagonista del film: at¬

Persone citate: Anne Wiazemsky, Bresson, Francois Mauriac, Godard, Marco Bongioanni, Robert Bresson

Luoghi citati: Torino, Venezia