Preso a una diciottenne suicida il polmone trapiantato a Edimburgo

Preso a una diciottenne suicida il polmone trapiantato a Edimburgo /Incora segreto II nome della giovane donatrice Preso a una diciottenne suicida il polmone trapiantato a Edimburgo L'infermo, 15 anni, sta bene: ha ricevuto il padre con un sorriso e strizzandogli l'occhio Una settimana fa bevve per errore dell'anticrittogamico che gli provocò una gravissima polmonite (Dal nostro corrispondente) Tmdra, 17 maggio. Il ragazzo « dal polmone nuovo » — come già lo chiama la stampa — ha accolto oggi il padre con un lieto sorriso e una strizzatina d'occhio. E' Alex Smith, il ragazzo scozzese di 15 anni, protagonista del primo trapianto polmonare in Europa. L'audace e importante operazione fu eseguita mercoledì al « Royal Infirmary » di Edimburgo: ma soltanto stamane i chirurghi hanno rivelato il nome del paziente e altri ragguagli. Segreto è invece il nome del « donatore ». Si sa però che il polmone — ne fu tolto e innestato uno soltanto — apparteneva a una bella diciottènne di Edimburgo, che si è tolta la vita con stupefacenti. Tra il piccolo Alex e il padre vi era stamane, e vi sarà per parecchi giorni, una parete di vetro. Il ragazzo è isolato in una camera « ipersterilizzata »: bisogna impedire infezioni che, causa la diminuita resistenza dovuta alle .sostanze antirigetto, sconfiggerebbero facilmente l'organismo. Lo stato dell'infermo è « soddisfacente », dicono i medici, ma nessuno azzarda previsioni. Tutti gli altri trapianti polmonari sono falliti. I due negli Stati Uniti, i tre in Giappone e quello in Canada. Il primo fu compiuto negli Stati Uniti il 23 maggio 1963. In alcune di queste operazioni fu- rono innestati ambedue i polmoni. Vastissimo è l'interesse del mondo scientifico verso l'intervento. Per due motivi. Anzitutto, perché innumerevoli sono i malati per i quali un nuovo polmone significherebbe vita e salute. Indi, perché gli eventi a Edimburgo agevolano il compito di quei chirurghi che, qui e altrove, s'apprestano ad attuare un trapianto simultaneo del cuore e dei polmoni. Ogni esperienza in questo campo fornisce preziose informazioni. Secondo molti specialisti, un innesto completo cardiacopolmonare darebbe risultati migliori di quelli parziali perché 1 due organi sono complementari e perché più semplice sarebbe la tecnica operatoria. I guai di Alex Smith cominciarono la scorsa settimana. Il ragazzo vive con nove tra fratelli e sorelle a Lewis, una delle isole Ebridi, al largo della costa occidentale scozzese. Era con dei compagni di scuola, tutti figli di modesti agricoltori, quando trovò in un ripostiglio nel proprio granaio una bottiglia piena di un allettante liquido giallo. I fanciulli erano assetati: pensarono fosse limonata, ne bevvero uno o più sorsi. Ma non era limonata, era un nuovo potente prodotto per distruggere le erbacce nei campi. Gli altri ragazzi stettero male ma guarirono. Alex fu colpito da quella che i medici diagnosticarono come « polmonite irreversibile ». Sabato, uno speciale aereo lo portava dall'ospedale di Lewis al «Royal Infirmary » di Edimburgo. Cominciano adesso i giorni critici. Se Alex Smith supererà la prima settimana, le speranze si rafforzeranno. Così come si rafforzano, di giorno in giorno, di ora in ora, quelle sulla sorte di Frederick West, l'inglese con nuovo cuore. Il trapianto avvenne quattordici giorni fa e le sue condizioni continuano a migliorare. m. ci.

Persone citate: Alex Smith, Frederick West

Luoghi citati: Canada, Edimburgo, Europa, Giappone, Stati Uniti