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Primario colpito da paralisi in sala chirurgica mentre opera Primario colpito da paralisi in sala chirurgica mentre opera A Cremona - E' il prof. Giovanni Amorth, 47 anni, padre di tre figli - « Non ce la faccio più», ha detto, poi è crollato - Colpito da emorragia cerebrale, è gravissimo (Dal nostro corrispondente) Cremona, 17 maggio. Il prof. Giovanni Amorth, primario della divisione traumatologica dell'ospedale di Cremona, è stato colpito da emorragia cerebrale mentre stava affrontando un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni sono disperate: da oltre 12 ore è in stato di coma al quale si accompagna una forma di paralisi. Il prof. Amorth, che ha 47 anni ed è padre di tre figli, era stato chiamato d'urgenza per operare un agricoltore di Crotta d'Adda, Alessandro Baldrighi, 62 anni, che in un incidente sul lavoro aveva riportato una grave lesione cervicale. Il primario era entrato in sala operatoria con il suo aiuto prof. Pasquali: appariva di buonissimo umore e in splendide condizioni di salute. L'intervento stava volgendo al termine quando il profes¬ sore invitava l'infermiera a spostare un parco lampade perché sentiva un caldo eccessivo. Qualche minuto dopo, lasciava le pinzette e pregava il collega di proseguire da solo. « Non ce la faccio più » ha detto. Quindi si è seduto su una sedia sperando che il malessere passasse. E' rimasto qualche minuto con gli occhi socchiusi poi ha detto all'infermiera: « Mi accompagni fuori, ho molto caldo ». Dette queste parole ha perduto i sensi. Il prof. Amorth, nativo di Pavullo nel Frignano (Modena), era stato trasferito a Cremona nel 1959, dove aveva assunto la direzione della divisione di traumatologia ed ortopedia degli istituti ospedalieri. In breve si era fatto apprezzare per il suo valore e per il suo alto spirito umanitario. L'atto operatorio che ha dovuto sospendere in seguito al grave malore, è stato portato a termine dal prof. Pasquali: le condizioni del paziente — che era stato ricoverato in condizioni disperate — sono in queste ultime ore sensibilmente migliorate. g. s.