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La vedova di Luther King dà inizio alla «marcia dei poveri» a Washington La vedova di Luther King dà inizio alla «marcia dei poveri» a Washington Centomila dimostranti puntano da tutti gli Stati Uniti sulla capitale: ieri sono giunti i primi tremila - Vi resteranno accampati fino a quando il Congresso avrà approvato le leggi contro la miseria Washington, 13 maggio. La « Marcia dei poveri » è cominciata oggi a Washington, e il reverendo Ralph Abernathy, successore di Martin Luther King, ha piantato il primo palo di « Resurrection City », l'accampamento che sorgerà presso il monumento a Lincoln per accogliere i dimostranti, destinati a raggiungere, secondo alcune previsioni, la cifra di 100 000. Varie organizzazioni ariti razziste hanno contribuito per sostenere le spese della marcia che, secondo alcune valutazioni costerà un miliardo di dollari. Trasporti, vettovaglie e mezzi di sostentamento per una manifestazione che do- vrebbe protrarsi « ad oltranza » verrebbero a costare tale elevatissima cifra, e ciò non deve sorprendere, trattandosi di un'operazione che vede migliaia di persone confluire su Washington da ogni angolo degli Stati Uniti. La signora Coretta King, vedova del Premio Nobel, ha guidato un corteo di donne nelle strade del quartiere ne grò segnate dalle macchie nere delle macerie di edifìci e palazzine bruciati durante le sommosse di aprile. In due di quelle strade, la settima e la quattordicesima, interi isolati sono crollati in seguito al divampare degli incendi. La manifestazione consiste¬ rà in un « accampamento ad oltranza » da protrarsi fin quando il Congresso non avrà approvato varie leggi per combattere la miseria A questo risultato pratico forse non si arriverà subito, ma gli eredi di Martin Luther King saranno riusciti perlomeno a concentrare l'attenzione nazionale americana sul problema dei poveri. Abernathy e i, suoi hanno cominciato a piantare tende e montare baracche, donate dallo « Xaverian College » del Maryland. Saranno entro sta sera 250 unità, dimore del nucleo di 3000 persone che rappresentano il nerbo della dimostrazione. (Ansa)