Venerdì il primo incontro fra americani e vietnamiti

Venerdì il primo incontro fra americani e vietnamiti In un ex albergo di Parigi Venerdì il primo incontro fra americani e vietnamiti Le conversazioni si terranno all'hotel « Majestic », ferenze internazionali» - Questa sede rende più con Washington ed Hanoi - Imminente, l'arrivo ora « Centro delle confacili le comunicazioni delle due delegazioni (Nostro servizio particolare) Parigi, 6 maggio. Le conversazioni fra i rappresentanti di Washington e di Hanoi si svolgeranno al Centre des Conférences Internationales, che si trova ad un centinaio di metri dalla piazza deH'Etoile, suM'Avenue Kleber, mentre la sala stampa per il migliaio di giornalisti che giungeranno da tutti i Paesi del mondo verrà allestita aM'Hòtel du Palais d'Orsay oppure aH'Hòtel Continental. L'incaricato d'affari americano a Parigi, Wooddruff Wallner, ed il rappresentante di Hanoi, Mai Van Bo, hanno visitato il Centre des Conférences Internationales, che è un annesso del ministero degli Affari esteri ma, si afferma, non comunica con i suoi uffici. Costruito- dove si erigeva il Palais de Castille in cui la Regina Isabella 11 di Spagna si rifugiò nel 1868, dopo essere stata rovesciata da un complotto militare, e morì nel 1904 a 74 anni, il Palazzo fu un lussuosissimo albergo: Z'Hótel Majestic, che aveva centosessanta camere. La Gestapo vi si installò durante l'occupazione nazista della Francia ed una parte di esso è rimasta dolorosamente no¬ ta perché vi erano torturati i partigiani. Alla fine della guerra il palazzo diventò se-' de provvisoria dell'Unesco, infine un annesso del ministero degli Affari Esteri e « Centre des Conférences Internationales », con tutti gli impianti necessari alle riunioni importanti. Il Segretario Generale del Quai d'Orsay, Hervé Alphand, che fu ambasciatore a Washington, aveva proposto agli americani ed ai vietnamiti, ricevendoli separatamente, tale centro oppure il Trianon di Versailles. La scelta è caduta sul primo dèi due luoghi perché a Parigi le possibilità di comunicazione rapida con Washington e con Hanoi sono migliori che nell'ex città del Re Sole. Non si conosce ancora la composizione completa della delegazione americana diretta da Averell Harrimann e Cyrus Vance, ma si crede a Parigi che ne farà parte anche il generale Andrew Gbodposter, intimo collaboratore del generale Abrams,. comandante delle forze americane nel Vietnam. John O'Brien, vice sottosegretario al Dipartimento di Stato, e Richard Moose, consigliere alla Casa Bianca, sono già a Parigi, e si pensa che il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti in Francia, Sargent Shriver, arriverà da un giorno all'altro. Anche una decina di tecnici sono già qui con una gran quantità di materiale elettronico, tra cui ordinatori ed apparecchi per la traduzione simultanea in varie lingue. I tecnici vietnamiti saranno a Parigi domani, precedendo di due giorni la delegazione di Hanoi, composta da una trentina di persone e diretta da Xuan Thuy, exministro degli Affari Esteri ed attualmente ministro senza portafogli. Venerdì, salvo ritardi imprevisti, avranno inizio le conversazioni. Il timore, espresso da taluni, che la nuova offensiva dei vietcong le possa ritardare sembra infondato, perché era prevista da tutti, e soprattutto dagli americani. Le notizie da Hanoi lasciano capire che quel governo ed i vietcong. sono pronti ad accettare un compromesso onorevole. Si cita quel che ha scritto il corrispondente del quotidiano danese Expressen dopo avere incontrato il ministro degli Affari esteri ed il rappresentante dei vietcong ad Hanoi: « Il governo nordvietnamita è pronto a riconoscere qualsiasi governo sudvietnamita che sia bene accetto al Fronte nazionale di liberazione » 1. m. Harriman, capo della delegazione americana, ieri alla Casa Bianca (Telef.)