I docenti della Sorbona scioperano per protestare contro il Rettore

I docenti della Sorbona scioperano per protestare contro il Rettore 0opo I gravi disordini di reuerdi I docenti della Sorbona scioperano per protestare contro il Rettore Aveva chiamato la polizia nell'interno dell'Università (Nostro servizio particolare) Parigi, 4 maggio. Dopo l'esplosione di violenza di ieri, la calma è tornata nel Quartiere Latino, ma tutta la vita universitaria francese è praticamente paralizzata. Il sindacato nazionale dell'insegnamento superiore, al quale aderiscono nella sola Parigi millesettecento professori e assistenti universitari, ha proclamato lo sciopero generale a tempo indeterminato. Pur esprimendo alcune riserve sulle forme che la protesta studentesca ha assunto, il sindacato intende in questo modo manifestare il proprio dissenso nei confronti dell'operato del rettore, che ha chiesto l'intervento della polizia per sgomberare la Sorbona. Dal canto suo l'Unef (Unione nazionale degli studenti di Francia) ha invitato i propri aderenti a disertare le aule universitarie, « fino alla liberazione di tutti i nostri compagni incarcerati », ed ha indetto per lunedì mattina | una manifestazione di prote¬ sta. La manifestazione è stata proibita dalla polizia, ma, data l'attuale tensione, è probabile che gli studenti ignoreranno il divieto: un'altra giornata di disordini è quindi in vista. Il movimento rivendicativo degli studenti parigini ha ricevuto oggi l'appoggio di numerose associazioni universitarie di Francia e di alcuni partiti socialisti. Il partito comunista, invece, pur denunciando la repressione della polizia, definisce i capitila del movimento studentesco degli « pseudo rivoluzionari irresponsabili », manifestando in questo modo il timore di vedersi scavalcare a sinistra dai trotskisti e dai filocinesi. Le porte della Sorbona sono rimaste oggi sprangate in seguito alla decisione del rettore Roche. L'ingresso è stato vietato non soltanto agli studenti, ma anche — fatto senza precedenti nella lunga storia dell'antico Ateneo — ai professori. Il rettore ha detto che « la durata della sospensione delle lezioni sa¬ rà stabilita in funzione del clima universitario », ma ha affermato che gli esami, in programma fra tre settimane, si svolgeranno regolarmente. Dei cinquecentosei giovani fermati durante i disordini, ne restano stasera in carcere soltanto una ventina, quelli cioè che sono stati trovati in possesso di armi. Sei di essi — fra cui due graziose ragazze di vent'anni, che nascondevano in grosse borse delle accette — sono stati rinviati a giudizio per direttissima. Non è stato possibile stabilire il bilancio complessivo dei disordini, poiché gli studenti feriti hanno sistematicamente rifiutato di farsi trasportare all'ospedale, preferendo ricorrere a medici privati. Si pensa tuttavia che almeno un centinaio di persone siano rimaste ferite o contuse. Il più grave è il brigadiere di polizia Christian Brunet, di 35 anni, che ha riportato la frattura del cranio. vice

Persone citate: Christian Brunet, Roche

Luoghi citati: Francia, Parigi