Tra Bossi e Josselin stasera a Roma aspra rivincita per il titolo europeo

Tra Bossi e Josselin stasera a Roma aspra rivincita per il titolo europeo Tra Bossi e Josselin stasera a Roma aspra rivincita per il titolo europeo Il pugile milanese è diventato campione d'Europa dei welters un anno fa a Sanremo, battendo ai punti proprio il francese - In caso di successo Carmelo Bossi punterà al primato mondiale (Dal nostro inviato speciale) Roma, 2 maggio. Carmelo Bossi, campione d'Europa dei pesi welters, difenderà per la seconda volta il titolo, domani sera sul ring di Roma, contro il francese Josselin. Si tratta dello stesso avversario ,a cui il pugile milanese, aveva tolto il primato il 17 maggio scorso a Sanremo, grazie ad un chiaro verdetto ai punti. In questi dodici mesi, Bossi ha respinto facilmente il suo primo sfidante — l'inglese Johnny Cooke — e poi è andato a monetizzare la sua fresca fama in Sud Africa con due incontri con Willie Ludick, dai quali ha ricavato due verdetti discutibilmente negativi, molti elogi sui giornali ed un gruzzolo di oltre venti milioni di lire. Josselin invece, dopo la sconfitta con Bossi, ha cambiato procuratore, passando sotto la guida dell'esperto José Jover il quale è riuscito a « ricostruire » lo scosso morale del pugile di Besancon e a concentrare tutta la sua carica aggressiva sull'aspra rivincita con Bossi. Josselin, che si trova già da qualche giorno a Roma, dove ha completato gli allenamenti alla palestra dello stadio Flaminio, ha espresso la convinzio ne di potersi riprendere il titolo continentale, ha detto che più del suo avversario teme la possibile parzialità dell'arbitro spagnolo Sanchez Vilar. Non si può dargli torto, almeno in teoria: innanzitutto perché il signor Sanchez, quattro anni fa in Germania, riuscì a trasformare in una vittoria di Scholz, per squalifica, quello che avrebbe dovuto essere un successo per k. o. di Rinaldi; in secondo luogo perché, dopo quanto è successo recentemente a Livorno al franco-italiano Bettini nel match con Golfarini, una certa diffidenza da parte francese appare giustificabile. Queste dichiarazioni sono bastate però per scatenare una ferma reazione da parte di Bossi. Il campione d'Europa, appena giunto a Roma in aereo da Milano, ha commentato: « Josselin fa male a tirare in ballo l'arbitro. E' un modo come un altro per prepararsi un alibi per la sconfitta. Cercherò di batterlo in modo tale da non consentirgli di cercare scuse ». Propositi polemici che accentuano l'interesse di un campionato d'Europa seguito con molte speranze dagli organizzatori. I maggiori matchtnakers italiani sono alla ricerca di vedette che offrano alternative al solito binomio Benvenuti - Mazzinghi: Duran, « europeo » dei pesi medi, ha un suo pubblico, ma ha ormai, alla soglia dei trentadue anni, un'autonomia di carriera piuttosto limitata. Bossi può essere la « terza forza » del pugilato italiano, sempre che riesca ad imprimere maggiore slancio e maggior calore alla sua boxe arida, tutta calcolo, efficacissima ma .non troppo spettacolare. Per lui, in caso di conferma su Josselin, sono allo studio progetti ambiziosi: un match amichevole con Griffith in settembre, un assalto al titolo mondiale dell'americano Curtis Cokes, forse anche una sfida a Mazzinghi per il primato della categoria supe¬ riore. Tutto dipende dal modo in cui Carmelo riuscirà a respingere Josselin, a convincere il pubblico, oltre che i tecnici, della sua idoneità a reggere il ruolo di vedetta. Tra gli altri incontri in programma nella serata al Palazzo dello Sport romano desta particolare interesse il ritorno sul ring, dopo un anno di inattività, dell'ex campione d'Europa dei mediomassimi, Giulio Rinaldi. Il pugile laziale ha compiuto trentatré anni due mesi fa, ma osservando per tv il confronto tra Del Papa e Stengel, si è -convinto di poter ancora considerare il titolo europeo come obiettivo di questo inatteso rientro. Johnny Hendrickson, un negro della Giamaica, è incaricato di collaudare le speranze (o le illusioni?) dell'anziano Rinaldi. Gianni Pignata