Pescatore ucciso da una bomba che gli scoppia fra le mani

Pescatore ucciso da una bomba che gli scoppia fra le mani Sulle rive del fiume Orco presso Bosconero Pescatore ucciso da una bomba che gli scoppia fra le mani E' un giovane di 29 anni - Il rudimentale ordigno (che probabilmente aveva fabbricato egli stesso) è esploso mentre stava lanciandolo in acqua - La tragedia sabato notte Dat npstro corrispondente Chivasso, lunedì mattina. Un giovane pescatore ha perso la vita dilaniato da una rudimentale bomba, mentre stava lanciandola nel fiume Orco. La disgrazia è accaduta sabato sera verso le 22. La vittima è Giovanni Giecco, di 29 anni, operaio della Fiat, residente a Bosconero, in via Trento 95, sposato e padre di una bambina, Lorella, di tre anni. La moglie, Aventina Merlo, di 25 anni, si trova all'ottavo mese di gravidanza. Sabato sera il Giecco aveva deciso di andare a pescare con due amici, Giovanni Tappare di 21 anni, e Carlo Teghillo, di 29, anch'essi operai di Bosconero. I tre, poco dopo le 21, sono partiti in bicicletta ed hanno raggiunto il fiume Orco, in località Barca, a circa tre chilometri da Bosconero. I momenti che hanno preceduto la disgrazia sono stati ricostruiti in base alle testimonianze fornite dal Tapparo e dal Teghillo al brigadiere Rizzo, comandante la stazione carabinieri di Montanaro. I due hanno raccontato che era loro intenzione pescare con la fiocina alla luce delle lampade all'acetilene. Ma, giunti sul ghiaione del fiume, il Giecco ha tirato fuori dal tascapane una lattina, alla quale era attaccata una mie eia, dicendo: «Ho questo affare che scoppia, proviamo a gettarlo nell'acqua ». Quindi si è inoltrato nel fiume, in un punto dove è profondo soltanto una spanna. Nella mano destra teneva la rudimentale bomba, nella sinistra un lume ad acetilene Poco più in là, si apre una pozza di oltre due metri; l'acqua ristagna un poco e i pesci vi si trovano numerosi. II Giecco ha dato fuoco alla miccia, ma l'accensione della carica di esplosivo contenuto nella latta è avvenuta prima del previsto e l'ordigno è scoppiato mentre il giovane stava lanciandolo. I suoi due compagni, che si trovavano ad una ventina di metri, hanno udito uno scoppio tremendo. Nel buio della notte sono corsi verso il loro amico. Il Giecco era riverso nell'acqua, la gola squarciata e la mano destra amputata. Morto sul colpo. La salma è stata composta nell'obitorio di Bosconero. I carabinieri stanno indagando per stabilire la provenienza dell'esplosivo, ma pare assai probabile che il Giecco stesso, appassionato cacciatore, abbia confezionato l'ordigno che gli è stato fatale. La notizia della disgrazia ha suscitato viva impressio ne a Bosconero, ove il Giecco era conosciutissimo. e. c. Giovanni Giecco di 29 anni: sposato con una bambina

Persone citate: Aventina Merlo, Barca, Carlo Teghillo, Giovanni Giecco, Giovanni Tappare, Tapparo, Teghillo

Luoghi citati: Bosconero, Chivasso, Montanaro