Lo scudetto del basket ai cestisti del Cantù

Lo scudetto del basket ai cestisti del Cantù Finita la s&x*ie A di pallacanestro Lo scudetto del basket ai cestisti del Cantù L'Oransoda ha battuto il Simmenthal per 71 a 58 - Chi sono i campioni DAL NOSTRO INVIATO Cantù, lunedi mattina. Superando nell'ultima giornata di campionato il Simmenthal, i cestisti dell'Oransoda Cantù sono riusciti a conquistare lo scudetto, il loro primo scudeto, che è anche il primo toccato ad una « provinciale », a parte, naturalmente, il caso della Ignis Varese di Giovanni Borghi. Per la partita decisiva l'angusta palestra di Cantù era stracolma: tremila persone, pigiate all'inverosimile, unite in un unico coro innegigante all'Oransoda. Il Simmenthal, dopo le delusioni offerte finora in campionato e in Coppa Europa, ha difeso strenuamente il suo scudetto, specialmente nel primo tempo, e il punteggio finale (71 a 58) 10 condanna forse con eccessiva severità. La partita è stata entusiasmante ed è iniziata con il Simmenthal orgogliosamente all'attacco, con un vantaggio che ha raggiunto i sei punti. 11 quintetto Raymond-MasiniFantin - Jellini, Brumatti e schierato inizialmente dal trainer milanese Rubini, ha messo in difficoltà la squadra formata da Frigerio, Burgees, Recalcati, De Simone e D'Aquila. L'Oransoda riusciva però a riportarsi in parità a metà tempo (18-18), ma poi era di nuovo il Simmenthal a distanziarsi grazie a qualche positivo spunto dell'americano Raymond. I milanesi si avvantaggiavano fino a 28 a 22, poi Recalcati dimostrava di trovarsi in giornata particolarmente propizia, centrava i canestri da ogni posizione e riequilibrava la partita proprio alla fine del tempo (34 a 34). Bastavano le battute inisiali della ripresa, comunque, per cancellare qualsiasi incertezza sul risultato: il Simmenthal crollava e l'Oransoda assumeva senza tentennamenti l'iniziativa. Con Recalcati, De Simone, D'Aquila, il vantaggio prendeva a salire vertiginosamente: 47 a 42. Il trainer Rubini cercava di porre un freno al destino della squadra, immettendo forze fresche, Riminucci, Fantin e Pieri, ma l'Oransoda aveva ormai partita vinta. Usciti Raymond e Masini (oltre tutto ieri troppo nervoso) si trovava a battersi contro i « giganti » dell'Oransoda, Burgees, De Simone e Marlati. Nel finale era ancora Recalcati ad assumere il ruolo del « primo attore » e per i milanesi non c'era più niente da fare: solo un onorevole difesa, che trovava in Ungaro e Masini i più accaniti protagonisti. Da ieri Cantù, piccolo centro della Brianza, nota per la bravura dei suoi mobilieri, è così in festa grazie ai « giganti » del basket. I nuovi campioni d'Italia sono un'armonica sintesi di varie nazionalità. L'allenatore, Boris Stankovic, è un jugoslavo quarantenne, di professione veterinario. Americano è invece Bob Burgees, ventottenne, uno dei più alti (metri 2,02) e dei più bravi della squadra. Poi ci sono due oriundi italo-argentini, D'Aquila e De Simone, rispettivamente di 25 e 30 anni, il primo studente dell'Ises, l'altro impiegato all'Oransoda. Gli altri giocatori sono italiani, di ogni regione, studenti, come il piemontese Merlati (un gigante di m. 2,05), che frequenta Ingegnerìa e come il milanese Recalcati, studente di Economia e Commercio, oppure impiegati nell'azienda che ha dato il nome alla squadra di basket. Tutti insieme, con i « giovani » (oltre cento), raccolti da tutta Italia, vivono in un college a Cantù, situato in una villetta che si inerpica lungo una ripida stradina alla periferia della cittadina. Lavorano, studiano, si allenano, giocano, tutti insieme, giovani e anziani. Insieme costituiscono un'allegra brigata che dona spensieratezza a tutta Cantù, che per questo li considera soprattutto, stranieri o italiani, ragazzi di casa. Per questo, ieri, l'entusiasmo ha toccato vertici inconsueti per una tranquilla città di provincia. Il basket, adesso, è lo sport preferito, e per fare onore alla squadrctta a Cantù sorgerà prossimamente un nuovo « Palazzetto » capace di 5 mila posti. Se lo merita la squadra campione d'Italia, e se lo meritano anche i tifosi. Paolo Patruno Oransoda Cantù: Burgees (12) , Merlati (3), Recalcati (29), Frigerio (6), D'Aquila (13) , De Simone (8), Tirabosco, Cossettino, Marino e Rossi. Simmenthal: Jellini (2), Masini (14), Riminucci (4), Pieri (2), Raymond (15), Ungaro (6), Brumati (6), SanUn (9), Cerioni, Serracini.

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