Moro ha dato l'avvio a Napoli alla costruzione dell'AUasad

Moro ha dato l'avvio a Napoli alla costruzione dell'AUasad per creare POSTE Di LAVORO Moro ha dato l'avvio a Napoli alla costruzione dell'AUasad Il Presidente del Consiglio invita l'industria privata a collaborare con quella di Stato per un giusto equilibrio del Paese e per lo sviluppo industriale del Meridione - Il governo, dice, evita improvvisazioni demagogiche - «Noi vogliamo progredire in pace; la protesta violenta si addice soltanto alle dittature» (Nostro servizio particolare) Napoli, 29 aprile. Il presidente del Consiglio, on. Aldo Moro, è intervenuto questa mattina a Po mi gli a no d'Arco (Napoli) per la cerimonia di inizio di due nuove opere: la costruzione dello stabilimento Alfasud e la costruzione della «tangenziale», che dovrà collegare i quartieri orientali della città con quelli della zona Flegrea. La manifestazione è stata unica per tutte e due le realizzazioni che dovrebbero risolvere grossi problemi di Napoli: la disoccupazione e il traffico. L'Alfasud — secondo le previsioni — darà lavoro a circa 40 mila persone fra impiegati ed operai, occupati direttamente e indirettamente. Nel corso della cerimonia il presidente del Consiglio Moro ha parlato della industrializzazione del Mezzogiorno, della collaborazione tra industria privata e quella statale, e delle capacità della democrazia a superare ogni tensione nel Paese. Il governo, ha detto Moro, si è preoccupato innanzitutto di realizzare le infrastrutture di base e di potenziare l'agricoltura, settore cardine della tradizionale economia del Mezzogioi . Come secondo passo hr .alizzato i grandi complessi nei settori dèlia siderurgia, dell'energia e della petrolchimica. Ora per raggiungere un riequilibrio della società italiana occorre passare alla"^ tèrza fase nella politica, dei Meridione creando un tessuto industriale più ampio, articolato e diversificato. Lo stabilimento dell'Alfasud è l'inizio di questa terza fase. Ma, ha continuato Moro, « non consideriamo sufficiente soltanto l'intervento dell'iniziativa pubblica; per questa ragione sono stati adottati nuovi strumenti, e metodi che, nell'ambito della programmazione, favoriranno una più larga presenza nel Mezzogiorno della iniziativa privata». Tra industria di Stato e industria privata si sta instaurando un franco collòquio: i due settori non debbono y trovarsi in contrapposizione, ma in collaborazione. II Presidente del Consiglio ha espresso l'augurio che « gli imprenditori dell'industria italiana sappiano valutare con lungimiranza e senso di responsabilità la prò spettiva di una loro porteci pozione allo sviluppo della nuova industria meridionale, incentrata sulla diversificazione delle attività manifatturiere. Quella che si offre ora agli operatori economici italiani più intraprendenti e consapevoli è l'opportunità di giungere fra i primi e, pertanto, di assumere sul nuovo mercato una posizione di particolare rilievo ». L'opera a favore del Mezzogiorno sarà lunga e difficile, tuttavia 'è indispensabile, secondo Moro,*per raggiungere la vera unità del Paese. Respingendo l'accusa «'di abbandonò o di .colpevole inerzia », egli ha dichiarato con fermezza: « Purj tenendo il passo giusto, come tante volte ho ammonito, al di fuori cioè dell'improvvisazione demagogica e del disordine egoistico, il governo ha dato avvio anche in. questo campò alle cose nuove che l'Italia attende ». « Tutto questo dà la misura, del nostro impegno, del nostro senso di responsabilità ed insieme della nostra appasèìonata volontà di rendere giustizia e di affermare davvero la dignità e la liber¬ tà dell'uomo e del cittadino — ha affermato il Presidente del Consiglio —. Tutto questo,può essere'compiuto in una autentica democrazìa quale quella cheppì abbiamo creato ed intendiamo fermamente salvaguardare contro ogni violenza, sopraffattrice del libero moto di progresso del popolo, italiano. La protesta nelle forme violente si addice alle dittature, non alle, democrazìe. Le democrazie hanno in sé tutti gli strumenti per superare le tensioni e risolvere i problemi del paese, assestandolo su livelli sempre più alti di civiltà e di libertà umana». Giunto alla conclusione del discorso. Moro ha ribadito: «Noi vogliamo progredire in pace, lasciando che ogni cittadino concorra con il suo potere e solo con il suo potere, 'previsto dalla Costituzione, a correggere, ad ihno- vare, ad elevare la società alla quale ' partecipa come protagonista. La fermezza nella difesa delle istituzioni è perciò un indeclÌTuibile dovere dello Stato così come U godimento delle lìbere istituzioni è diritto di ógni cittadino. Questa difesa non è uh atto di chiusura alla evoluzione della storia, ma la sola condizione che la renda possibile salvaguardando ogni valore della persona umana a, » - - A. Luise - —f ,-i . L'on: Moro alla posa della prima pietra dello stabilimento di Pomigliano (Telefoto}

Persone citate: Aldo Moro, Moro

Luoghi citati: Alfasud, Italia, Napoli