Faye Dunaway, l'interprete di Bonnie «inavvicinabile» in un albergo di Roma

Faye Dunaway, l'interprete di Bonnie «inavvicinabile» in un albergo di Roma E' giùMin Ieri in Italia per lavorare con Ile Sica Faye Dunaway, l'interprete di Bonnie «inavvicinabile» in un albergo di Roma L'attrice, lanciata da « Gangster story », ha le «stelle» degli anni '30 - Anche prima « arrivata »: l'unico estraneo ammesso sul già imparato a rendersi inaccessibile come del successo si comportava come una diva «set» era il suo psicanalista personale (Nostro servizio particolare) Roma, 27 aprile. Col perfetto stile di una diva degli anni '30 Faye Dunaway è giunta a Roma e si è resa irreperibile. Alloggia « in incognito » in un grande albergo di via Veneto accompagnata dal fidanzato, il baffuto Jerry Schatzberg, uno dei fotografi di moda più famosi d'America, e da Theodora Van Runkel, la costumista di Gangster Story e del nuovo film che l'attrice si appresta a girare in Italia, Gli amanti, trasposizione della commedia di Brunello Rondi diretta da Vittorio De Sica ed interpretata anche da Marcello Mastroianni. Dietro un telefono, in America, il produttore Carlo Ponti dirige in persona le operazioni di pubblicità ed i movimenti della Dunaway: per tutti coloro che lavorano nel film l'ordine è di scoraggiare i curiosi, fissare appuntamenti in distanza, proteggere la privacy della diva. Dopo «quel maledetto colpo di fortuna», come lei stessa chiama il suo ruolo in Bonnie and Clyde, le quotazioni di Faye Dunaway sono vertiginosamente salite. Sul mercato internazionale oggi vale 200 milioni di lire, come Brigitte Bardot. La Pravda l'ha accusata di « incitare i giovani alla violenza ». Ma i produttori se la contendono. Il New York Times nel suo sondaggio di opinioni di fine anno l'ha indicata come la rive- lozione femminile del 1967. E in India è stata ricevuta con gli onori riservati un tempo alle Màharani. In realtà il successo è arrivato dopo dieci anni di lavoro sodo, Figlia di un ufficiale di carriera, la Dunaway ha debuttato sulle scene quando era studentessa all'Università in Florida. Faceva la cameriera in un ristorante italiano per pagarsi i corsi di recitazione all'tt Actor's Studio » di Strasberg. Si preparava agli esami ed interpretava Medea e Tartufo, Miller e Bolt. Il passaggio da Broadway ad Hollywood, recentemente, le è stato propizio, con « Ganster Story » è diventata una diva, ma almeno da cinque anni, con grande tenacia e fiducia, si preparava a diventarlo: aveva un press agent personale, uno psicanalista da consultare in qualsiasi momento (durante le riprese di Bonnie, questi era l'unico estraneo autorizzato a metter piede sul set). Una massaggiatrice ed un fotografo di fiducia che sapeva trovare la luce adatta per ammorbidire la mascella volitiva. Mentre la moda degli anni Trenta dilaga ora nelle vie delle nostre città, divulgata da giornali, case di moda e grandi magazzini, « la nuova Marlene Dietrich » è chiusa in albergo. De Sica, dopo averle fatto i provini, è partito per Cortina d'Ampezzo dove si svolgeranno le riprese del film. Mastroianni è andato a Castiglioncello a trascorrere questi ultimi giorni di vacanze. Lei, la diva trentenne, minuta, biondo-cactana, dall'apparenza tranquilla, è rimasta a provare gli abiti di scena e quelli con cui rinnoverà il guardaroba personale, che non è precisamente sofisticato. Le condizioni imposte dal suo nuovo rango di diva sembra che non le risultino affatto gravose. Secondo Warren Beatty, produttore ed interprete maschile del film che le ha dato la notorietà, la Dunaway è, in breve, «una furba maledetta, con una forza di volontà travolgente ». m# L'attrice americana Faye Dunaway farà un film diretto da De Sica (Telefoto)