Il sindaco di Berlino Ovest respinto dui comunisti al confine di Massimo Conti

Il sindaco di Berlino Ovest respinto dui comunisti al confine Nuove nell'ex capitate tedesca Il sindaco di Berlino Ovest respinto dui comunisti al confine Klaus Schiitz voleva raggiungere in auto la Germania Occidentale - Pankow ha deciso di vietare il transito a tutte le autorità di Bonn (il borgomastro è presidente del Senato federale) (Dal nostro inviato speciale) Berlino, 26 aprile. La polizia della Germania comunista ha impedito oggi a Klaus SchUtz, borgomastro di Berlino Ovest, di raggiungere in auto la Repubblica federale attraverso il territorio controllato dai sovietici. Respinto al posto di controllo di Babelsberg (gli sono stati restituiti i cinque marchi già pagati per il pedaggio) SchUtz è stato costretto a servirsi dell'aereo. Il motivo del rifiuto è che, in base ad una legge dello scorso aprile, non hanno diritto di attraversare il territorio comunista rappresentanti dello Stato tedesco occidentale: Schiitz è presidente del Bundesrat, la Camera Alta di Bonn, e rappresenta anche a Berlino il presidente della Repubblica. La nuova legge riflette un vecchio punto di vista di Ulbricht: che Berlino Ovest non è parte integrante della Repubblica federale, bensì un'unità amministrativa autonoma. Bonn, per contro, sostiene che Berlino è un Land della Repubblica. Gli alleati, che mantengono sulla città il vecchio statuto dì occupazione, non sono del tutto unanimi nel giudizio. La mossa di Ulbricht non prelude, secondo lo stesso borgomastro, a sviluppi drammatici. Però essa tende a mettere a frutto un momento precario per la vita .di Berlino Ovest. Tagliata fuori dal suo hinterland, la zona sovietica, per via del « muro », e trascurata dall'Occidente, la città è in crisi economica. Per alleviarla Berlino dovrebbe risolversi a stabilire legami economici ed amministrativi, con la. Germania comunista, che però presuppongono una più larga autonomia dalla Repubblica federale. Il borgomastro Schùtz rifiuta programmi del genere, convinto com'è che Berlino, alla lunga, finirebbe col trovarsi alla mercé dei comunisti. SchUtz è stato respinto dalla polizia non nella sua qualità di borgomastro — la distinzione è significativa — bensì nella sua veste di esponente dello Stato tedesco occidentale. Ulbricht parla chiaro: « Chi vive su di un'isola — ha detto in una recente occasione — non deve inimicarsi il mare... ». Al rinnovato tentativo di staccare Berlino dalla Repubblica federale, il governo di Bonn oppone il consueto atteggiamento. Anche oggi si è ripetuto che « questo grave attentato alla libertà dei traffici berlinesi)) è cosa che riguarda in primo luogo le quattro grandi potenze; e che « l'Unione Sovietica dovrà pronunciarsi in merito ». E' un invito agli alleati perché richiamino Mosca ai suoi impegni. Per i russi però questi obblighi sono decaduti da almeno dieci anni. C'è poi da considerare che Ulbricht in questo momento è preoccupato per la stabilità del suo regime. A parte l'inquieta Polonia, la Germania Orientale è l'ultima provincia dell'impero di Stalin rimasta fedele a Mosca. La defezione della Cecoslovacchia ha reso più problematica l'esistenza del regime tedesco. Bonn sta facendo di tutto per trarre profìtto dalla situazione. Ulbricht reagisce ora con i suoi mezzi, comprese le pressioni su Berlino. Massimo Conti Il sindaco di Berlino Ovest, Schùtz, arriva all'aeroporto di Dusseldorf dopo che le autorità comuniste gli hanno impedito di compiere il viaggio in auto (Tel. A. P.)

Persone citate: Klaus Schiitz, Klaus Schutz, Land, Stalin, Ulbricht