Ergastolo al protettore per i due delitti di Palermo

Ergastolo al protettore per i due delitti di Palermo Ergastolo al protettore per i due delitti di Palermo Uecise l'amica ventenne ó un marinaio yemenita di 21 anni - Sospettava che la donna lo lasciasse per fuggire con il marittimo (Dal nostro .corrispondente) Palermo, 26 aprile. (f. d.) Giuseppe Panzica è stato ritenuto responsabile dei duplice omicìdio avvenuto nella notte tra il 17 ed il 18 gennaio del 1965 in una casetta del porto di Palermo. La Corte dopo oltre cinque ore di camera di consiglio lo ha condannato all'ergastolo. Enza Montoro, la mondana coinvolta nello stesso processo, è stata condannata a tre anni e dieci mesi per i reati di calunnia e favoreggiamento. L'imputato che proteggeva la mondana Maddalena Lo Biondo di 21 anni, per timore che la donna lo lasciasse per fuggire con il marinaio yemenita Ahamed Noman, di 21 anni, li uccise con 36 coltellate mentre i due si intrattenevano in una casupola del borgo. Enza Montoro, per la quale il Pubblico Ministero aveva chiesto 20 anni e sei me¬ si di reclusione, è stata difesa dagli avvocati Vincenzo De Lisi, Michele Costtinto e Giovanni Natoli. Pino Panzica, per il quale il P. M. aveva chiesto appunto l'ergastolo, oltre che per il duplice omicidio per i delitti di favoreggiamento e di sfruttamento della prostituzione, è stato difeso dagli avvocati Cottone e Ruvolo. Con il verdetto la Corte ha convalidato la tesi dell'accusa, la quale sosteneva che Giuseppe Panzica ha commesso il crimine perché aveva scoperto che la donna era sul punto di abbandonarlo per fuggire con il marinaio yemenita. Nella sua requisitoria il P. M. aveva detto che il protettore non aveva agito spinto da gelosia o da motivi passionali, ma per interesse, in quanto sfruttando e favorendo la prostituzione della Mad dalena Lo Biondo, traeva gua cUigni cospicui.

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