Forse Nicolli uccise il Pittorru durante il litigio per un debito

Forse Nicolli uccise il Pittorru durante il litigio per un debito L'allucinante "giallo,, In Sardegna . , Forse Nicolli uccise il Pittorru durante il litigio per un debito Poi, per far scomparire le tracce del delitto, gettò il cadavere in pasto ai maiali - L'accusato (in carcere) nega - La moglie del possidente Pittorru, credendo che il marito fosse stato davvero rapito dai banditi, aveva già raccolto 10 milioni per il riscatto (Dal nostro corrispondente) Sassari, 26 aprile. L'allevatore Lino Nicolli, trentaseienne, di Calangianus — arrestato ieri perché sospettato d'aver ucciso il possidente Paolino Pittorru e di averne gettato il cadavere in pasto ai maiali — è stato interrogato a lungo oggi, nel carcere di Tempio Pausania, dal Procuratore della Repubblica dottor Ittiresu. Il riserbo circonda strettamente sia le contestazioni del magistrato che le risposte del Nicolli, Si sanno soltanto due cose: che l'allevatore è chiuso in una cella isolata e sottoposto a « grande sorveglianza» e che egli continua a protestarsi innocente respingendo ogni e qualsiasi addebito. Stasera la moglie del Nicolli, Gavina Pileri, madre di tre bimbi, ha affidato agli avvocati Quargnenti e Diomedì, di Tempio, la difesa del marito. Dalle poche indiscrezioni trapelate stamane nell'ambiente degli inquirenti pare che il Nicolli fosse debitore di tre-quattro, milioni nei confronti del Pittorru e che il delitto trovi origine proprio in questo fatto. L'allevatore aveva firmato diverse cambiali, tutte »in scadenza nei prossimi giorni, e il Pittorru — uomo abbastanza duro e deciso, quando si trattava di affari — ne esigeva il pagamento minacciando di mandarle in protesto. Per questo motivo (sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti) il Nicolli avrebbe teso, il giorno di San Giuseppe, il tragico agguato al possidente. « Forse — ha dichiarato un funzionario — l'allevatore non aveva proprio intenzione di uccidere. Voleva farsi restituire gli effetti o, quanto meno, prorogarne la scadenza. Può esserci stata una lite: il Pittorru potrebbe essere stato colpito con un sasso acuminato alla testa »; Compiuto il delitto (si tratterebbe, in tal caso, di omicidio preterintenzionale), Li- no Nicolli si sarebbe sbaraz- ! zato del cadavere gettandolo in pasto ai maiali della sua tenuta, oppure bruciandolo o nascondendolo in una delle tante grotte del monte Limbara. Poi, tornato a Calangianus la sera stessa, avrebbe inscenato il rapimento del Pittorru da parte dei fuorilegge della banda Mesina narrando che il possidente era stato fermato, sulla statale per Olbia, da « due signori eleganti e distìnti » che avevano detto di voler acquistare dei maiali. Nei giorni seguenti — accorgendosi di essere sospettato — l'allevatore volle confondere le carte e le idee e simulò il proprio sequestro. Una settimana dopo, infine, si fece ritrovare legato col fll di ferro in una località poco distante da Calangianus. Raccontò che i banditi lo avevano tenuto prigioniero in una grotta e disse anche d'aver visto Pittorru, ferito e in mano ai malviventi. sulle prime tutti credettero alla sua versione, tanto che la moglie del Pittorru si rivolse a parenti ed amici per preparare il denaro del riscatto riuscendo a raccogliere una decina di milioni. Ora, dopo l'arresto del Nicolli, la donna ha perduto molte speranze di rivedere vivo il marito: « Aspettiamo tutti con ansia — ha detto stasera. — Vogliamo ancora credere che Nicolli sia innocente ». «Circa gli indizi raccolti dagli inquirenti, pare che sia stato ritrovato il berretto del Pittorru, tutto macchiato di sangue, e che si sia accertato come il fll di ferro che legava mani e piedi del Nicolli, al momento della sua drammatica ricomparsa, provenisse dal suo allevamento di maiali.' A quanto risulta, domenica prossima da Calangianus e dalla zona vicina partiranno diverse squadre di civili per compiere una gigantesca battuta sulle pendici del monte Limbara: l'obiettivo è quello di trovare una traccia del cadavere dì Paolino Pittorru. a. pi. llllliÉIH Francesca Deiana Salvai, accanto alla suocera, durante i umerali del marito Agustino Salvai e del padre Antonio Deiana uccisi dai banditi a Mamoiada (Tel. Ansa)

Luoghi citati: Calangianus, Mamoiada, Olbia, Sardegna, Sassari, Tempio Pausania