Per almeno 25 anni la benzina non mancherà

Per almeno 25 anni la benzina non mancherà Per almeno 25 anni la benzina non mancherà Le riserve di petrolio greggio nel mondo continuano ad aumentare - Finora sono stati accertati giacimenti per quasi 57 miliardi di tonnellate - Il fabbisogno attuale è di circa 2 miliardi di tonnellate annue - Di solo carburante per autovetture, nel 1967 l'Italia ha consumato più di 5 miliardi di litri Ancora una quindicina dì anni fa, non pochi esperti ritenevano che le riserve di idrocarburi esistenti sotto la crosta della terra fossero così limitate da far temere una non lontana crisi dei sistemi di trasporto alimentati dal prezioso «oro nero». Oggi quelle, previsioni pessimìstiche non hanno più ragione dì esìstere: le scoperte di vasti giacimenti nel Nord Africa, le nuove tecniche di prospezione geologica, di individuazione, coltivazione ed estrazione del petrolio greggio (o del gas naturale ad esso affine) in terraferma, e da qualche anno anche sul fondo marino, fanno ritenere scongiurato, per parecchi decenni, il'pericolo di un inaridimento delle riserve di petrolio. Attualmente, anzi, nonostante il vertiginoso aumento dei consumi di petrolio e suoi derivati, si scoprono ogni anno più giacimenti di quanto sìa il fabbisogno mondiale del petrolio stesso. Secondo recenti calcoli dì specialisti americani, nel 1967 si è avuto un considerevole aumento delle riserve petrolifere rispetto all'anno precedente, e la consistenza accertata dei giacimenti ancora da sfruttare è doppia di quella conosciuta nel 1955-56, benché nello stesso periodo di tempo la produzione sia a sua volta raddoppiata. Dal 1956 a oggi si sono estratti 15 miliardi di tonnellate dì greggio, mentre nello stesso periodo sono state scoperte nuove riserve della consistenza di 45 miliardi di tonn., che corrispondono a un aumento netto dì 30 miliardi di tonnellate. Considerando che il fabbisogno mondiale è attualmente di circa 2 miliardi di tonnellate annue (benzina, gasolio, lubrificanti, olio combustibile, bitume, petrolio agricolo e per riscaldamento), anche se non si dovessero scoprire altre riserve — ed è invece sicuro il contrario — l'approvvigionamento è dunque assicurato per almeno 25 anni. Per di più. i geologi sono certi che parecchie centinaia di miliardi di tonnellate di greggio si trovano ancora sotto la superficie terrestre, e la previsione tro- 1 va frequenti conferme dalle perforazioni che senza posa sì mettono in opera in ogni continente. Come dimostra la nostra tabellina, al primo posto nelle riserve mondiali di petrolio' viene il Medio Oriente, cioè i paesi che costeggiano il Golfo Persico, con oltre 34 miliardi di tonnellate, -pari a circa il 60 per cento del totale;. l'Africa, nonostante la scoperta relativamente recente di importanti giacimenti dì idrocarburi, lungo, la fascia mediterranea, partecipa soltanto con il 10;9 per cento (5. miliardi 750 milioni di tonn.), le due Americhe con il 17,8 per cento (i'soli Stati Uniti con l'8,9 per cento), l'Unione Sovietica con l'8,4 per cento. Questi dati sono tratti da uno studio. statistico americano, in cui si stima che nella sola Unione Sovietica siano state recentemente scoperte nuove riserve per almeno 300 milioni di tonnellate, con ulteriori, - eccellenti prospettive per l'avvenire. Le hanno del resto confermate ì delegati sovietici all'ultimo Congresso mondiale del petrolio a Città di Messico. Nella graduatoria delle riserve di greggio accertate viene all'ultimo posto l'Europa occidentale, con appella 250 milioni 'di tonnellate (cioè lo 0,5 per cento del totale disponibile): 95 milioni dì tonn. la Germania federale, 48 milioni l'Olanda, 45 milioni l'Italia, 30 milioni la Francia e altrettanti l'Austria, 2 milioni di tonnellate la Gran Bretagna.' Soltanto in Italia, si calcola che i consumi di prodottipetroliferi siano stati l'anno scorso pari a circa 46 milioni di tonnellate, di cui circa 7 milioni di tonn. di sola'benzina (cioè 5 miliardi e 300 milioni dì litri); per contro, le raffinerìe nazionali hanno lavorato petrolio greggio per almeno 65 milioni di tonnellate, una metà dei quali per la produzione di solo olio combustibile. Ferruccio Bernabò

Persone citate: Ferruccio Bernabò