Danni alle industrie per lo sciopero Enel
Danni alle industrie per lo sciopero Enel L'ABITAZIONE TERMINA OGGI A MEZZANOTTE Danni alle industrie per lo sciopero Enel Le lavorazioni sono state ridotte per non sovraccaricare le centrali elettriche Lievi i disagi per i cittadini - Cgil e Cisl ; minacciano altre manifestazioni La Uil (che non ha fatto sciopero) chiede l'intervento del ministro Bosco (Nostro servizio particolare) Roma, 23 aprile. Lo sciopero dei lavoratori elettrici dipendenti dall'Enel, iniziatosi alla mezzanotte scorsa in tutta Italia, non ha determinato inconvenienti particolari. Le percentuali di astensione sono state ovunque elevate, ma la maggior parte delle centrali e degli impianti automatizzati ha continuato a funzionare quasi regolarmente. Le buone condizioni atmosferiche e la spontanea limitazione, dei consumi riguardanti i diversi usi (industriali, commerciali, domestici) hanno contribuito a ridurre le normali cause di interruzione della erogazione di energia. I guasti non sono stati riparati per la mancanza delle apposite squadre: tuttavia, le misure di emergenza predisposte dall'Enel hanno potuto evitare quasi sempre, fino a questa sera, la sospensione della corrente. I disagi per la popolazione sono stati lievi, mentre danni economici consistenti si registrano nel settore industriale, in conseguenza della richiesta riduzione del ritmo delle lavorazioni. Gli uffici centrali e periferici dell'Enel sono rimasti praticamente chiusi. I lavori di allacciamento sono stati bloccati insieme con ogni attività tecnica. La manifestazione si concluderà, come previsto, alla mezzanotte di domani. I sindacati degli elettrici: aderenti alla Cisl e alla Cgil si riservano di proclamare altre - astensioni, qualora non vengano superati sollecitamente i contrasti in merito al rinnovo del contratto nazionale. La Uil, che non ha partecipato allò sciòpero odierno, ritiene indispensabile un intervento mediatore del ministero del Lavoro. Lo «stato di agitazione » è stato decisq oggi dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori alberghieri in seguito all'atteggiamento negativo assunto dalla federazione degli alberghi. La Faiat, si rileva, non si è dichiarata disponibile neppure per l'inizio delle trattative sul rinnovo del contratto scaduto ormai da sei mesi. - e
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