Socialista incaricato in Belgio di formare il nuovo governo

Socialista incaricato in Belgio di formare il nuovo governo il 22 giorni dalie elezioni venerali Socialista incaricato in Belgio di formare il nuovo governo E' Leo Collare!, 70 anni, da nove anni presidente del partito - Cercherà di formare un «centro-sinistra» con i democristiani - II precedente governo («centro-destra» fra de e liberali) era caduto per la questione linguistica (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 22 aprile. Dieci settimane dopo la caduta del governo di centrodestra presieduto da Paul Vanden Boeynants per gli incidenti avvenuti a Lovanio tra fiamminghi e valloni e 22 giorni dopo le elezioni resesi indispensabili per risolvere la crisi, re Baldovino ha affidato oggi al socialista Leo Collard l'incarico di formare il governo. Collard ha già fatto sapere che intende cercare di realizzare una coalizione di centro-sinistra tra democristiani e socialisti: se riuscirà nel suo compito, la messa in disparte dei liberali costituirà uno dei maggiori avvenimenti della politica belga. \ Settantanni, deputato dal 1932, più volte ministro della Pubblica Istruzione, Leo Collard è da nove anni presidente del partito socialista belga: appartiene alla corrente moderata, è vallone, e gode di molta stima negli ambienti politici. Dopo aver accettato l'Incarico offertogli dal sovrano, Collard ha ottenuto l'appoggio incondizionato del suo partito, e ha preso già i primi contatti per gettare le basi di un pos- sibile programma di governo. Ha avuto un lungo colloquio con il presidente della de: la risposta dei cattolici alle proposte socialiste sarà conosciuta domani. I socialisti, a periodi alterni, sono al potere da molti anni in Belgio. L'ultimo governo al quale hanno partecipato è quello guidato da Lefèvre e Spaak, tra il 1961 e il 1965, e quello rimasto in carica pochi mesi — presieduto dal de Harmel. Nelle elezioni del 1965 avevano perso moltissimi voti, e hanno perciò. preferito ritirarsi all'opposizione, lasciando ai democristiani e ai liberali il compito di governare. Il governo di centrodestra presieduto da Vanden Boeynants è però caduto sul problema linguistico, riacceso dalla polemica sorta a Lovanio, nel gennaio scorso, per decidere se i francofoni dovevano a no avere accesso all'università, che sorge in zona fiamminga. Alle ultime elezioni, il 31 marzo scorso, i socialisti come tutti i grandi partiti hanno perso voti a vantaggio dei gruppi nazionalisti, ma in percentuale le loro perdite sono state le più limitate. Il parlamento uscito da quelle votazioni — si riunirà domani per la prima volta — è estremamente debole, in quanto profondamente diviso dalla disputa linguistica. Il compito di Leo Collard non appare facile. La prima difficoltà sarà di trovare l'accordo dei democristiani, il cui partito appare tuttora spaccato tra fiamminghi e valloni: l'unità della de belga resta da fare. Ma l'ostacolo più grande è la politica che il futuro governo di centro sinistra potrà adottare .per regolare i rapporti tra le due comunità linguistiche. Nel caso di un governo a tre .— liberali, socialisti, democristiani — si sarebbe forse potuto pensare a una « tregua », e in ogni caso il margine di maggioranza in parlamento sarebbe stato largo. Lasciando ' i liberali all'opposizione, il centro-sinistra ha soltanto una ventina di voti come margine: la battaglia sarà in ogni caso difficile, data la fluidità degli stessi partiti di fronte al problema della lingua. s. d.

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles