Oggi si vota in Val d'Aosta per il Consiglio regionale

Oggi si vota in Val d'Aosta per il Consiglio regionale Oggi si vota in Val d'Aosta per il Consiglio regionale Le liste sono 9, i consiglieri da eleggere 35 - L'esito della competizione è incerto - Dal 1966 la Valle ha una Giunta di centro-sinistra (de e psu con 16 seggi su 34) - Comunisti ed Union Valdòtaine mirano a tornare al potere, o quanto meno a rendere impossibile la collab . ione fra democristiani e socialisti - Per la prima volta presenti anche pri e psiup - La situazione economica della regione è in promettente sviluppo (Dal nostro inviato speciale) Aosta, 20 aprile. I valdostani, domenica e lunedì mattina, votano per il rinnovo del Consiglio regionale. I risultati si conosceranno nella notte di lunedì. L'attesa è vivissima in tutti gli ambienti anche per- c Gli elettori sono 75.324, in 74 Comuni che le elezioni odierne precedono di appena un mese la consultazione generale politica per la Camera e il Senato. Alla campagna elettorale hanno partecipato i maggiori esponenti dei vari partiti, compreso il presidente del Consiglio Moro che ha parlato ieri sera in piazza Chanoux per ricordare che « un governo solido è difesa di libertà e di democrazia ». In tutta la Valle gli aventi diritto al voto ammontano a 75.324 con una leggera prevalenza delle donne che sono 37.850 contro 37.474 uomini. Circa un terzo degli elettori (esattamente 24.086) appartengono alla città di Aosta. Gli altri sono sparsi nei 73 Comuni della Regione autonoma. Il tempo è splendido e fa caldo. Il sole favorirà l'afflusso alle urne. Nelle precedenti elezioni regionali del '63 la percentuale dei votanti risultò del 91,48 per cento. Il Consiglio regionale — dotato di ampi poteri dì governo, in base allo Statuto speciale che 20 anni fa concesse l'autonomìa alla Valle d'Aosta — è composto di 35 membri. Le liste dei candidati sono 9 e appaiono nella scheda nel seguente ordine: pei, pli. msi, edera (pri). Union Valdòtaine, psiup, de, Rassemblement Valdòtain, socialisti unificati (psi-psdi). I repubblicani e il psiup si presentano per la prima volta: Il Rassemblement Valdòtain è stato creato dai « Campagnards » e da esponenti dell' Union Valdòtaine. Questi ultimi hanno abbandonato il movimento dell'avv. Caveri « perché considerano dannosi agli interessi dei valdostani la politica protestataria dell'Union e il matrimonio indissolubile contratto con i comunisti ». L'esito della battaglia elettorale è incerto. Nelle elezioni dell'ottobre '63 ben 4 seggi su 35 vennero assegnati con i « resti » ottenuti dalle singole liste. Poche centinaia di voti in più o in meno possono modificare ì risultati. La Giunta regionale uscente, presieduta dall'avv. Bionaz, si è formata nel giugno '66 in seguito alla coalizione di centro-sinistra dei democristiani, socialdemocratici e socialisti. Subentrò alta Giun- ta « frontista » che governava la Valle da 7 anni. Comunisti e Union Valdòtaine tentano ora la rivincita, ma il loro obiettivo principale, più che una vittoria assoluta (dispongono di 15 seggi su 35 e per diventare maggioranza ne dovrebbero conquistare 3) appare quello di rendere impossibile una riconferma del centro-sinistra. Il centro-sinistra nel Consiglio uscente aveva 16 seggi su 35 (13 de e 3 socialisti unificati). I bilanci vennero approvati anche dai due consiglieri del Rassemblement e dai due liberali. Democristiani e socialisti unificati sperano di mantenere e migliorare le posizioni. Rassemblement e liberali non nascondono l'ambizione di « essere determinanti » anche per il futuro centro-sinistra. Comunisti e Union Valdòtaine, come abbiamo detto, considererebbero già un successo riuscire a bloccare il centro-sinistra. Le incognite sono parecchie. Qual è la consistenza del psiup e del pri che si presentano per la prima volta? Dove prenderanno i loro suffragi? Qual è l'effetto del rafforzamento organizzativo e politico che i socialisti del psi e del psdi hanno conseguito con l'unificazione? Quali saranno le conseguenze . della frattura avvenuta nell'Union Valdòtaine con la nascita del Rassemblement Valdòtain? Come voteranno i 3860 nuovi elettori? Per il mondo del lavoro è certamente un fatto positivo che la Cogne, che occupa oltre 4 mila operai, abbia superato la crisi e si sia avviata verso una forte ripresa con ampi programmi di sviluppo, grazie ai 20 miliardi ottenuti dallo Stato. Ci sono inoltre le opere realizzate nella Valle e le ampie prospettive turistiche, commerciali, industriali che derivano dai trafori, dalle autostrade e dal Mercato comune. Alla Valle d'Aosta si offrono molte buone occasioni per conseguire un più sicuro benessere. Sergio Devecchi

Persone citate: Bionaz, Caveri, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Aosta, Val D'aosta, Valle D'aosta