Perquisiti a Genova i passeggeri della motonave giunta dall'isola
Perquisiti a Genova i passeggeri della motonave giunta dall'isola Perquisiti a Genova i passeggeri della motonave giunta dall'isola I viaggiatori erano circa 200 - Un sommozzatore ha controllato lo scafo del piroscafo (Dal nostro corrispondente) Genova, 19 aprile. La motonave « Sardegna », giunta stamane a Genova da Porto Torres con circa duecento passeggeri, è stata bloccata dai carabinieri e tutti i viaggiatori sottoposti a controllo: anche la nave è stata perquisita da cima a fondo ed un sommozzatore ha esaminato a lungo lo scafo e la chiglia. L'operazione di controllo è durata oltre due ore e — a quanto risulta stasera — non ha dato risultati anche se corre voce che i carabinieri, su incarico dei loro colleghi di Cagliari e di Sassari, stessero ricercando traccia delle ingenti somme di denaro (in tutto circa duecento milioni) versate di recente in Sardegna dalle vittime dei rapimenti e che verrebbero trasferite sul continente. La « Sardegna », partita ieri sera verso le 19 da Porto Torres, era attesa a Genova stamane alle 7,30-8. La motonave doveva attraccare al molo « Andrea Doria », lo stesso al quale vengono ormeggiati i grandi transatlantici da e per gli Stati Uniti. Appena la Capitaneria di Ponte dei Mille ha segnalato la « Sardegna » nell'avamporto, una trentina di carabinieri in borghese — tutti appartenenti al Nucleo Investigativo — sono entrati in azione: nello stesso momento in cui la nave ha gettato le gomene e le scalette sono state calate, i militi sono saliti a bordo ed hanno iniziato un minuzioso controllo dei documenti dei passeggeri: a quanto pare si cercava fra l'altro una donna, giovane e bionda, che pare risieda a Cagliari e che avrebbe dovuto raggiungere Torino. I carabinieri hanno inoltre compiuto una accurata perquisizione della nave, comprese le sentine e gli alloggi di tutto l'equipaggio. Ufficialmente le perquisizioni non hanno dato risultati. E' trapelato tuttavia che gli inquirenti sospettano da tempo che un sistema di « corrieri » colleglli la malavita della Sardegna a quella delle grandi città del nord (Milano, Torino, Genova, Bologna) e che essi servano sia a trasportare documenti come denaro e, forse, droghe. Al momento di compiere l'operazione a bordo del piroscafo, i carabinieri del Nucleo investigativo avevano una lista di cinque persone sospette: tre — indicate come « particolarmente pericolose » — erano da « fermare » immediatamente e da trattenere in attesa dell'arrivo di altri inquirenti da Cagliari. f. d.
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