L'autista di Acqui si è ucciso perché geloso della bella moglie

L'autista di Acqui si è ucciso perché geloso della bella moglie L'autista di Acqui si è ucciso perché geloso della bella moglie Si era già avvelenato due mesi fa, ma fu salvato - Invano la donna (29 anni) aveva respinto in lacrime l'accusa (Nostro servizio particolare) Acqui Terme, 16 aprile. La disperata convinzione di essere tradito dalla bella e giovane moglie ha spinto l'autista trentunenne Romualdo Poli a togliersi la vita nella notte di Pasqua ingerendo una forte dose di tranquillanti a base di barbiturici. Rosanna Sesia, di 29 anni, svegliatasi verso le cinque, s'è avveduta che il marito non dava più segni di vita. Un medico subito accorso non ha potuto che constatarne il decesso. Il sanitario ha informato del suicidio i carabinieri, i quali si erano già interessati per un precedente avvelenamento del Poli avvenuto due mesi fa. Allora, tempestivamente soccorso e ricoverato in ospedale, il giovane era stato salvato. In questi giorni, il Procuratore generale, interessato al caso dopo il rapporto dei carabinieri, l'aveva interrogato. Si ignora quale sia stata la giustificazione fornita dall'autista, ma ormai è dato per scontato che sia sta¬ ta la gelosia a spingerlo a togliersi la vita. Romualdo Poh, nativo di Tarquinia, in provincia di Viterbo, si era trasferito anni fa ad Acqui e dopo il matrimonio con Rosanna Sesia, del luogo, era andato ad abitare in via Circonvallazione 11. Autista di autotreni, serio ed onesto, ottimo lavoratore, il giovane si era fatto benvolere in città. La coppia, dopo tre anni di matrimonio, sembrava felice. Poi, d'improvviso, nelle scorse settimane era scoppiata la crisi. Rientrato da uno dei soliti viaggi con l'autotreno, Romualdo Poli era stato turbato dal comportamento della moglie ed" aveva comincia to a ritenersi tradito. Sembra che l'autista abbia anche accusato la moglie di avere una relazione con un professionista della città. Rosanna, in lacrime, deve aver respinto l'accusa, ma inutilmente: ormai la gelosia rodeva il giovane che ha tentato il primo avvelenamento. In quelle condizioni di spi¬ rito il doversi assentare spesso da casa anche per lunghi viaggi era divenuto per il Poli un incubo, un tormento; aveva perso anche l'entusiasmo per il lavoro. Il giovane non ha più resistito: la sera della vigilia di Pasqua, ingerita una forte dose di tranquillanti a base di barbiturici, si è coricato, apparentemente normale, accanto alla giovane moglie, ignara di quanto stava accadendo. Rosanna Sesia si è svegliata come per un incubo verso le cinque del mattinò: il marito giaceva immobile, privo di sensi. Inutilmente la donna ha cercato di rianimarlo. Ha telefonato allora ad un medico, ma quando questi è arrivato ogni cura era vana. Nessuno nelle ultime ore ha più visto in città la giovane vedova. Si ignora se Rosanna Sesia abbia seguito la salma del marito, che nella tarda serata di ieri è partita, con un carro funebre guidato da due amici, per Tarquinia, ove oggi è stata tumulata, f. m.

Persone citate: Romualdo Poh, Romualdo Poli, Rosanna Sesia

Luoghi citati: Acqui, Acqui Terme, Tarquinia, Viterbo