Giornata calma in Germania (ma si preparano nuove proteste) di Tito Sansa

Giornata calma in Germania (ma si preparano nuove proteste) Oggi II governo esaminala situazione Giornata calma in Germania (ma si preparano nuove proteste) Qualche sporadico incidente a Bonn e Gottingen - I partiti tedeschi appaiono divisi - De e cristiano-sociali auspicano la maniera forte per stroncare le dimostrazioni; i socialisti sono per il «dialogo» - Bilancio di 5 giorni di disordini : 200 feriti (metà poliziotti), mille giovani fermati (solo 7 trattenuti) - Dutschke migliora (Dal nostro corrispondente) Bonn, 16 aprile. I disordini in Germania sono per il momento finiti. Oggi vi è stata qualche sporadica dimostrazione pacifica, le lezioni sono riprese negli atenei, anche al Politecnico di Berlino, sede del consiglio rivoluzionario dell'» SDS » (di cui è capo Rudi Dutschke), è tornata la normaiitàrE^in programma per domani una nuova dimostrazione. Si sta facendo il bilancio degli scontri di questa Pasqua agitata: circa 200 feriti, metà poliziotti e metà dimostranti (due dei quali assai gravi), quasi mille giovani fermati, una dozzina trattenuti in stato di arresto, uno, un operaio pregiudicato di 27 anni, condannato per direttissima da una corte di Monaco di Baviera a 7 mesi di reclusione. A Bonn il governo e i partiti politici che per quattro giorni erano rimasti a guardare senza intervenire (salvo che con appelli e mòniti alla televisione), hanno cominciato a occuparsi dei tumulti avvenuti nelle città universitarie. Òggi il cancelliere Kiesinger ha riunito intorno a sé i maggiorenti dei partiti della grande coalizione. C'era il ministro degli Esteri Brandt, tornato stamane dalla Costa d'Avorio (non ha voluto esprimersi in merito all'arresto del suo primogenito Peter, tra i più accesi dimostranti a Berlino), c'era il capo del gruppo parlamentare democristiano, Barzel, rientrato precipitosamente da Hong Kong, mentre era sulla via di Tokio, c'erano il capo del gruppo parlamentare socialdemocratico Schmidt e il ministro dell'Interno Benda. Kiesinger, fautore della maniera forte (che è approvata dai cristiano sociali di Strauss e da parte dei democristiani) ha invitato ad agire per impedire le « azioni criminali ». Gli altri hanno condannato gli incidenti e hanno invitato i giovani dell'« opposizione ex traparlamentare » ad abban donare la violenza, e a scendere sul terreno della discus sione. Per domani è stato convocato il governo. Si riuniran no pure a Bonn i ministri dell'Interno dei governi regionali, per concordare un'azione comune, e la commissione Interno della Camera. E' dubbio se verrà deciso di indire una riunione straordinaria del Parlamento, che è in vacanza. La proposta di convocazione, fatta tre giorni fa dal ministro della Giustizia Heinemann, era stata respinta dal- la maggioranza dei deputati democristiani. La situazione è stata relativamente tranquilla in tutte le città. Dopo cinque giorni di dimostrazioni quasi ininterrotte, gli studenti rivoluzionari si sono calmati. «E' la quiete prima della tempesta — si dice in ambienti universitari —. Si stanno coordinando le prossime azioni». Soltanto a Bonn e a Goettingen vi sono state dimostrazioni, non disturbate dalla polizia. Si è accesa la polemica tra coloro che propongono di andare incontro agli studenti e quelli che non intendono venire a patti. In sede di governo, i primi hanno trovato il loro portavoce nel ministro della Giustizia Heinemann, il quale incolpa le generazioni anziane (anche se stesso) di non avere dato ascolto ai giovani e ammonisce dall'allargare ancora il fossato che separa la gioventù e gli studenti dal popolo. ' Favorevoli alla repressione decisa sono invece i democristiani e i cristiano sociali, appoggiati dalla massa dell'opinione pubblica. « E' venuta l'ora di agire » reclamano nel partito di Strauss. E l'ex portavoce di Adenauer, Von Eckardt, parla di una minaccia di dittatura, che è necessario stroncare sul nascere. Da Berlino giungono buone notizie sulle condizioni d) salute di Rudi Dutschke e del suo attentatore, Josef Bachmann. Stanno ambedue meglio e parlano. Bachmann, interrogato da un magistra- to, ha detto oggi di avere sparato per motivi politici, di avere agito da solo, e di non essere stato influenzato, né da persone o da partiti. Tito Sansa llllltlllllllllllllllllllllllllllllllillllllllilllllllllllll Un fotografo ferito dai dimostranti a Monaco di Baviera viene soccorso dagli agenti (Telefoto Ansa)