Inascoltata rimane la «buona novella» di Enzo Biagi

Inascoltata rimane la «buona novella» SONO PASSATI lì VEMII.A ANNI Inascoltata rimane la «buona novella» Un monsignore, dopo attente ricerche, afferma di avere stabilito con esattezza la statura di Gesù: 1,62, precisamente. Un esperto replica che era invece molto più alto: poco meno di due metri. Ricordiamo le oleografie popolari e le rappresentazioni della pittura classica: la lunga tunica, le chiome bionde, gli occhi chiari, una figura imponente. Eppure non ci dispiace pensare che il Figlio di Dio, scendendo sulla terra, avesse il modesto aspetto di un uomo piccolo. Lo conferma, dice il prelato, l'esame del sudario, e l'immagine non contrasta neppure con le vicende narrate dal Vangelo. Perché Cristo viveva tra la gente, senza alcuna distinzione, e ne sapeva le miserie e i bisogni: moltiplicava i pani e i pesci per le turbe affamate, così « tutti mangiarono e furono sazi », consolava i peccatori ravveduti, e andava incontro ai malati, « e quelli che lo toccavano erano guariti », ridonava la vita a Lazzaro, e, preso dallo sdegno, cacciava i profanatori dal tempio. Poi offriva se stesso per la salvezza degli altri. Ognuno ritrova nella storia del Nazareno un insegnamento: e il grande regista Dreyer, quando la Danimarca era occupata dai nazisti, pensava a Gesù come a un ribelle, che si opponeva ai romani oppressori della sua patria, e guidava la rivolta dei pescatori e dei contadini, mettendo in crisi l'Impero. E un pastore protestante, di nome Martin Luther King, nella sua predicazione, lo descriveva come « il più acceso degli estremisti ». Infatti, sta scritto, contro tutte le regole: «Ama i tuoi nemici, benedici chi ti insulta, fa del bene a chi ti odia ». Ma anche nelle parole si nasconde il male. Ammonisce Matteo: «E chi dice a suo fratello "stupido", sarà sottoposto al Sinedrio; e chi dice "empio", sarà condannato al fuoco della Geenna». Sono passati quasi duemila anni da quando, risorgendo dal sepolcro, Gesù comparve agli apostoli per incitarli: « Andate in tutto il mondo, e annunziate la buona novella ad ogni creatura», e in questa primavèra ambìgua, in questi giorni incerti, sembra quasi che il sacrificio del Golgota sia stato inutile. Si uccidono gli uomini per combattere le idee, siamo divisi dai confini e dagli egoismi, un criminale spara a King il negro, un esaltato affronta a rivoltellate Rudi il rosso. Nella ricerca di una possibile felicità, di una tollerabile convivenza, ognuno vuole imporre la sua ricetta. Non si ascoltano né le massime dei profeti: « Meglio essere tra i perseguitati che tra i persecutori », si legge nel Talmud; né le intenzioni dei politici che credevano anche nella morale: « Questa nazione non può vivere metà Ubera e metà schiava », proclamava Abramo Lincoln; né le patetiche esortazioni degli artisti: « Non commettete mai nulla che sia contrario all'amore », annotava nei suoi Pensieri Tolstoi. A Berlino, davanti a un portone della Kurfùrstendamm, un giovanotto che si chiama Bachmann, e che si diverte, per passatempo, a dipingere ritratti di Hitler, abbatte lo studente Dutschke, fautore di un socialismo anarchico, ammiratore di Guevara, di Ho Ci-min, e di Mao, e si giustifica dicendo: «Mi era antipatico perché è di sinistra ». A Memphis, un ignoto delinquente prende di mira il dottore in filosofia Martin Luther King, che sta affacciato al ballatoio di un motel, perché ha la pelle scura, perché cita nei suoi discorsi Cristo e Gandhi, esalta la carità e la tolleranza, dato che le anime non hanno colore, e il destino è comune. Da troppo tempo la distribuzione dei ramoscelli d'olivo è un rito formale; ce ne liberiamo subito per attizzare le fiamme del falò. Per questo, al piccolo uomo indifeso non dispiace pensare che anche Gesù fosse piccolo di statura e lo rivede sulla Croce, inchiodato, con la corona di spine, distrutto dalla sofferenza e dall'angoscia. Enzo Biagi

Luoghi citati: Berlino, Danimarca, Memphis