Teatri stabili di sette paesi alla quarta rassegna di Firenze

Teatri stabili di sette paesi alla quarta rassegna di Firenze Il Festival si apre stasera nella Pergola rinnovata Teatri stabili di sette paesi alla quarta rassegna di Firenze Lo spettacolo inaugurale è «Le Baccanti» di Euripide, con la compagnia di GeSeguiranno Spagna, Cecoslovacchia, Brasile, Irlanda, Germania e Francia nova (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 2 aprile. I teatri a gestione pubblica, finanziati sia dallo Stato sia dalle amministrazioni locali, sono ormai una realtà viva e operante in tutti i paesi d'Europa. Molti di essi, con i loro migliori spettacoli, sono già stati presentati a Firenze, negli ultimi anni, dalla Rassegna internazionale dei teatri stabili. Quest'anno, altre sette compagnie di altrettante nazioni figurano nel programma della quarta edizione che si apre domani sera nel rinnovato Teatro della Pergola, dal quale la Rassegna, a ,causa dell'alluvione e di altre calamità, aveva dovuto stare lontana per due edizioni peregrinando in altri teatri, anche fuori di Firenze, nell'ospitale Prato. Italia, Spagna, Cecoslovacchia, Brasile (per la prima volta, e va sottolineato, il panorama si allarga all'America del Sud), Irlanda, Germania e Francia sono i paesi che partecipano alla Rassegna. L'onore di inaugurarla toccherà a un nostro Stabile, quello di Genova, con Le Baccanti di Euripide che Squarzina ha appena allestito (se ne parlò in occasione della prima genovese) nella moderna versione di Sanguineti e con uno straordinario « coro » di tredici attrici negli abiti della fantasiosa moda « hippy ». La tragedia euripidea sarà replicata sino al 7 aprile, gli altri spettacoli in cartellone avranno due rappresentazioni. Eccoli, nell'ordine con cui verranno presentati. Il « Teatro Espanol » di Madrid rievocherà con Numancia del grande Cervantes (9-10 aprile) l'eroica resistenza di una città ai conquistatori romani in un allestimento di Miguel Narros che dovrebbe coraggiosamente alludere ai fermenti di libertà che serpeggiano nella gioventù spagnola. Seguirà da Praga, officina dei teatri più spregiudicati dell'Europa socialista, il «Mestska Divadlo Prazska» con uria riduzione dèi Gioco dèWamore e. della-jnarte di Ròiland. (17-18 aprile), ambientata nel periodo del Terrore e nella quale il regista Radok ha inserito brani sceneggiati del Novantatrè di Hugo. II « Teatro Oficina » di San Paolo annuncia una novità per l'Europa: Il re della candela del brasiliano Oswald de Andrade (19-20 aprile), che giunge preceduta da una fama di commedia particolarmente audace per il suo contenuto, mentre con l'« Abbey Theatre » di Dublino, uno dei più gloriosi complessi della storia teatrale di questo secolo, si ritorna nel solco della più classica tradizione irlandese: O' Casey e Synge, riuniti in un solo spettacolo (22-23 aprile). Del primo, sarà rappresentato II falso repubblicano, che fu la sua opera d'esordio all'Abbey nel 1923, del secondo. All'ombra della vallata. Due spettacoli tra i più stimolanti del momento concludono la Rassegna, che anche quest'anno promette la traduzione simultanea da ogni lingua straniera e abbonamenti ordinari e speciali a prezzi ridotti. Il Teatro di Brema mette in scena Misura per magtodtedlatsdvrpmsLrCctsdprtcnrpr(geVpatdsslEcacdvshccagllfip misura di Shakespeare (27-28 aprile) in un'edizione del regista Zadek che ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti dalla critica tedesca: gli interpreti recitano in camicia e blue-jeans, su una scena nuda illuminata da centinaia di lampadine. Il Teatro di Sartrouville, infine, presenta I soldati di Lenz (29-30 aprile) diretti da un giovane appena ventitreenne, Patrice Chéreau, e già premiato, proprio per questo allestimento, come il migliore regista francese del 1967. a. bl. Il l CuncrdnnvrlpnSneBd

Persone citate: Andrade, Cervantes, Le Baccanti, Lenz, Miguel Narros, Patrice Chéreau, Sanguineti, Shakespeare, Squarzina, Zadek