I «Mondi celesti» di Malipiero in un concerto al Conservatorio

I «Mondi celesti» di Malipiero in un concerto al Conservatorio I «Mondi celesti» di Malipiero in un concerto al Conservatorio Hanno chiuso, con altre pagine di Vivaldi e Hindemith, la stagione della Camerata Casella Con un bel programma di de di due anni 1 tre atti di musiche settecentesche e mo- Mondi celesti e infernali, iniderne la Camerata Alfredo zia con un esteso prologo Casella ha .concluso ieri al I strumentale, al quale quasi Conservatorio la sua stagione j inavvertitamente si sovrappoconcertistica. Il maestro Al-1 ne la voce, su un testo tratto berto Peyretti ha dedicato la prima parte ad Antonio Vivaldi, avvalendosi di un valoroso gruppo di solisti: Antonio Sabbetti e Giuseppe Vitale nel Concerto in do mag- dalle Vite di Domenico Cavalca; ma non c'è nessun compiacimento estetico in questo recupero quasi da preraffaellita e nella composizione circola una costante e rea- giore per due trombe e ar-1 le aspirazione di serenità e chi; Bruno De Rosa (una per- ; di pace. sonalità ormai sicuramente formata) nel Concerto in re minore per oboe e archi, e i violinisti Adriano Crotta e Giuseppe Artioli per il quinto Concerto dell'opera III, La direzione ben amalgamata di Peyretti, e il concorso del soprano Alide Salvetta, la cui voce riesce a mantenere anche nel registro acuto un purissimo timbro, han- Opportunamente seguiva un no molto agevolato la commusicista che oggi è tra i più | prensione del lavoro che è fervidi e attivi ammiratori di Vivaldi, Gian Francesco Malipiero, con Mondi celesti (1948) per voce e 10 strumenti. Questa pagina, che prece- stato calorosamente applaudi to. I Cinque Pezzi op. 44 n. 4 per orchestra d'archi di Paul Hindemith hanno chiuso brillantemente la serata, vice