Tremila persone al funerale della madre e del suo bimbo

Tremila persone al funerale della madre e del suo bimbo Tremila persone al funerale della madre e del suo bimbo Parecchie donne piangevano - Una quarantina di corone - Il traffico è stato bloccato - Durante tutta la cerimonia il padre non si è staccato dalla piccola bara bianca del figlio Il medico che ha perso due volte la famiglia Altro dramma : quattro operai ustionati da una fiammata Oltre tremila persone hanno seguito Ieri 1 funerali del figlio e della moglie del dottor Luigi Demichelis. Già alle 15 c'era folla davanti al portone di via Cigna 55. Il traffico è stato bloccato, i tram dirottati su altri percorsi. C'erano soprattutto don ne e bambini: compagni di scuo la del piccolo Franco, amici dell'oratorio Salesiano. Parecchi fiori: non meno di quaranta coro ne di parenti, amici, conoscenti. Alle 16 il corteo si è mosso. Al passaggio delle bare, donne sono scoppiate in pianto. Il dot tor Demichelis, accompagnato dalla madre e dalla suocera, ha preso posto sul bianco furgone che portava la salma del figlio. A capo scoperto, dominando a stento le lacrime, ha guardato con occhi smarriti la folla. Po chi minuti dopo le auto si sono fermate davanti alla chiesa di Gesù Crocifisso, in via Giaveno 29. All'interno la moderna costruzione, con le pareti ancora da intonacare, era gremita di gente. Il dottor Demichelis si è inginocchiato dietro la bara di Franco. Per tutta la funzione ha fissato la piccola cassa di legno bianco. Soltanto una volta, quan do il coro delle ragazze di un istituto del quartiere ha intona to un inno, ha alzato lo sguardo alle fanciulle. Poi si è chinato verso la madre, ha detto qual cosa. La donna si è portata 11 fazzoletto agli occhi, il dottor Demichelis ha chinato la testa Il dr. Demichelis, tra la madre e la suocera, segue il feretro della moglie e del bimbo — Quattro operai sono rimasti ustionati per una drammatica disgrazia sul lavoro alla « Capamianto » di via Sant'Antonino 57. L'azienda, che ha circa 200 dipendenti, produce un preparato di gomma e amianto per l'industria automobilistica. Ieri, alle 14,30, nel reparto Giuntura c'erano Michele Losacco, 67 anni, via Pizzi 4; Bruno Lazzaro, 48 anni, via Cossa 34; Aniello Sarluca, 28 anni, via Villarfocchiardo 5; Andrea Gaibisso, 31 anni, via Sarre 9. Accudivano alle impastatrici, che stemperavano la gomma nel solvente. All'improvviso da una macchina si è sprigionata una vampata con un pauroso boato. Gli spruzzi del liquido ad altissima temperatura hanno raggiunto i quattro operai, le fiamme si sono propagate agli altri macchinari Sono accorsi 1 compagni degli sventurati, mentre veniva dato l'allarme ai vigili del fuoco. Le vittime sono state portate al- j l'ospedale Maria Vittoria per le prime cure. Il Sarluca e il Gaibisso, che si trovavano più vicino all'impastatrice, hanno riportato ustioni al volto e in qua- j si tutto il corpo. I medici li hanno trasferiti al ii reparto ustionati » del Centro traumatologico Inali: la prognosi è di 20 giorni. Il Losacco e il Lazzaro, che avevano bruciature guaribili in 6 giorni, sono potuti tornare a casa. Durante l'opera di spegnimento — resa più pericolosa dalla possibilità che l'incendio si estendesse all'attiguo de- posito dei fusti di solvente — ha subito lievi scottature anche 11 vigile del fuoco Valerio Pangello. Danni per parecchi milioni, ■iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiititiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiii