Da stamane ottanta piloti in gara sui 2000 km del Rallye del Sestriere

Da stamane ottanta piloti in gara sui 2000 km del Rallye del Sestriere CRONACHE DELLO SPORT RITORNA UNA TRADIZIONALE COMPETIZIONE AUTOMOBILISTICA Da stamane ottanta piloti in gara sui 2000 km del Rallye del Sestriere (Dal nostro inviato speciale) Sestriere, 26 marzo. Una volta tanto, al Colle, lo sci ha ceduto il posto all'auto. Domani parte il Rallye del Sestriere-Trofeo Fiat e, oggi, la città delle nevi era invasa dai piloti, dai meccanici, dalle vetture, dai camioncini dei servizi dì assistenza. E' un ritorno gradito, dopo un intervallo di nove anni. La competizione, negli « Anni Cinquanta », era una delle più importanti d'Europa, vi si erano cimentati persino Villoresi ed Ascari e i tedeschi Schock e Moli. Allora la formula della gara univa regolarità e velocità, mentre quella attuale punta soprattutto sulla resistenza di uomini e macchine. Il programma prevede quasi duemila chilometri di percorso, un lungo giro per le strade del Piemonte e della Liguria. Due le tappe: la prima si concluderà giovedì mattina a Torino, presso il Museo dell'Auto, la seconda partirà la sera dello stesso giorno, con arrivo finale, sempre a Torino, l'indomani. Questo vuol dire, all'atto pratico, che i piloti dovranno passare due notti in bianco e guidare per quaranta ore, quasi sempre su mulattiere e tratturi che sembrano fatti apposta per distruggere le macchine e stancare chi è a bordo. In più, vi sono le prove speciali a rendere maggiormente impegnativa la corsa. Sono dei tratti in cui occorre tenere la media dei 50 chilometri orari per non essere penalizzati. Ma l'impresa è assai difficile per le condì- zioni delle strade, in cui bisogna viaggiare alla disperata per arrivare nel tempo limite. Queste prove sono diciassette. L'Automobile Club di Torino, che per tradizione cura il Rallye, ha deciso di abolire quella da Éìbbìana al Montoso, nella zona della Val Pellice, perché la carreggiata era ridotta a un pantano dal disgelo. Negli altri tratti, invece, regna lo sterrato, lj,*polvere. Con Sergio Barbasio, uno dei piloti « ufficiali » della squadra corse Lancia, abbiamo provato il pezzo di nove chilometri sopra Villar Perosa. Rettilinei brevissimi, curve e controcurve, tornanti. Il fondo è costituito di terra e pietre. Viaggiando a tutta velocità è un concerto dì colpi sotto la carrozzeria, sembra quasi che la vettura debba rovinarsi completamente. «E' solo un'impressione — dice Barbasio con un sorriso, prendendo una curva con una manovra a derapage da mozzare il fiato —. Le auto sono protette nella parte inferiore, e non temono gli urti ». Barbasio è un genovese dì 27 anni, uno dei migliori rappresentanti della nuova scuola dei rallyes italiani. Sarà in coppia con Merlano e avrà come compagni di squadra il miglior equipaggio femminile europeo, Pat Moss ed Elizabeth Nystrom, lo svedese Andersson e l'inglese Davenport, l'ex campione dì motociclismo Balestrieri con Audetto, i nordici Kallstrom e Haggbom e il coniasco Fìnto con Rossi. Raffaele Pinta è andato a letto presto stasera. « Non sono stanco — ha detto — ma due notti in bianco non sono poche. Dopo la " 12 Ore " corsa domenica a Sebring vorrei fare bella figura anche al Sestriere ». Tra i piloti « privati », moltissimi quelli piemontesi e liguri e tra le auto assai numerose le Fiat, dalle 850 alle 124 sport. Proprio su una 124 S sono Valenzano e Ferraguti, una delle coppie più simpatiche del Rallye. Sono tutti e due piloti della « vecchia scuola», decisi, però, a dimostrare alle nuove leve di essere sempre in gamba. Hanno provato e riprovato, in questi giorni. « La macchina va benissimo — affermano —, speriamo anche noi di fare altrettanto ». Portano, come portafortuna, i caschi che usavano qualche anno fa in corsa. Oggi, sul piazzale del Fraileve, hanno passato le verifiche tecniche un'ottantina di concorrenti. Vetture attrezzatissime, con il consueto corredo di accessori per i rallyes, dai cric ai thermos. Molti, come Pat Moss, in macchina non portano alcun genere di conforto, ma altri preferiscono avere tè, caffè e fr-'fa. E'- fi massimo òhe si co jedono. Il Rallye scatta alle set. Partirà per prima una 124 S della scuderia San Martino, seguita da un'altra vettura di analogo modello, guidata dal torinese Bruno Paglìeri, vincitore lo scorso anno del Trofeo della Montagna., Poi, via via, tutti gli altri, fino alla 850 di Marco Pianetta, che chiuderà la carovana. Per poterla seguire attimo per attimo, l'Automobile Club dì Torino ha mobilitato fra ufficiali di gara, cronometristi e personale vario, cinquecento persone. Con gli equipaggi, i meccanici e \\ torinese Gino Valenzano partecipa al Rallye del Sestriere che vinse nel 1954 Questi 3 precedent! vincitori 1950: 1° Christlllin Emilio Lancia Aprllla 2° Nasi Emanuelo Flat 1500 3° Sertorlo Emanuele Flat 500 1951: 1° Villores! / Ascarl Lancia Aurella 2° Brignone / Rabezzana ■ Flat 1400 3° Piodi / Frajrla Flat 1400 1952: 1° Valenzano G. / Paltrlnlerl Lancia Aurslla G. T. 2° Von der Muehle/Von Guilleaume Porscha 356 3" Von Berkheim /-Polenskl Porsche 356 1953: 1° Seibert / Bolz Citroen 15 2° Scala / Mazzonls Lancia Aprllla 3° Damonte / Marsaglla Lancia Aurella B as 1954: 1° Valenzano P. / Sposettl Lancia Aurella 2500 2° Brignone / Meregalll Lancia Aurella 2000 3° Maranzana / Carlotti Dyna Panhard 1955: 1° Gatta / Mazzonls Lancia Aurella 2500 2" CiolH / Monaco Fiat 1100 TV 3° Valenzano P. / Sposettl Lancia Aurslla 2500 1956: 1° Schock / Moll Merceda3 300 SL 2° Gutbrod / Schwind B.M.W. 502 3° Taramazzo / Gerlno Alfa Romeo 1900 Tl 1957: 1° Borgheslo / Bianchi Dyna Panhard 750 2° Turri / Cocchetti Alfa Romeo Glulietta 3° Abato / Mottura Alfa Romeo Glulietta Zagate 1958: 1" Cussinl / Argenti Flat Abarth Zagato 750 2° Barney / Decoppet Alfa Romeo 1900 Tl 3° Marconi / Froscobaldl Alfa Romeo Glulietta SV 1959: 1° Castelllna / Frescobaldl Flat Abarth Zagato 750 2° Pace ,' Toselll Alfa Romeo Glulietta SV Zagsta 3° Abate / Stardero Alfa Romeo Glulietta Tl