I banditi sardi tengono in ostaggio quattro persone rapite in due settimane

I banditi sardi tengono in ostaggio quattro persone rapite in due settimane L'offensiva del fuorilegge provoca la reazione itegli Isolani I banditi sardi tengono in ostaggio quattro persone rapite in due settimane Sono l'allevatore Giovanni Campus, il meccanico Nino Petretto, il commerciante piemontese Luigi Moralis e il possidente Paolino Pittorru, sequestrato martedì sera - Cresce nell'isola il moto di ribellione - Si organizzano squadre di volontari civili (Dal nostro corrispondente) Cagliari, 21 marzo. Non ci sotio più dubbi: anche Paolino Pittorru, il possidente di Calangianus del quale non si hanno notizie da martedì sera, è stato rapito dai banditi. Sale così a quattro il numero degli ostaggi attualmente in mano dei fuorilegge. E' un fatto senza precedenti nella storia della criminalità sarda. Mai prima d'oggi, infatti, i banditi hanno tenuto contemporaneamente prigioniere quattro persone. Anche a Calangianus la popolazione ha seguito l'esempio di Ozieri e squadre di volontari civili si sono unite oggi alle forze dell'ordine nella caccia ai banditi. L'operazione non ha finora dato alcun esito. D'altro canto i banditi hanno avuto tutto il tempo per allontanarsi dalla zona e mettersi praticamente al sicuro. Quest'ultimo sequestro appare molto misterioso. Due dei presunti rapitori, contrariamente a quanto solitamente avviene, non hanno avuto alcun timore di farsi vedere a viso scoperto sia dalla loro vittima, Paolino Pittorru, che dall'amico di questi, il possidente Nino Nicollì, di Lunas, un piccolo centro a pochi chilometri da Calangianus. Il Pittorru ed il Nicollì avevano appunto incontrato i due sconosciuti martedì sera mentre in auto rientravano dalla campagna a Calangianus. Durante il percorso incrociarono una « 1300 » con due persone a bordo che fecero cenno al Nicollì — alla guida della vettura — di fermarsi. Il Pittorru scese dall'auto del Nicollì e dimostrò di conoscere ì due uomini che erano a bordo della « 1300 ». Scambiò con loro qualche frase. « Contrattavano la vendita di alcuni maiali — ha dichia¬ rato più tardi ai carabinieri Nino Nicolli — e la loro conversazione mi sembrò del tutto normale ». Poco dopo i due sconosciuti si avviarono a piedi verso la proprietà del Pittorru, non distante dalla zòna. Il Nicolli proseguì la marcia con la sua auto e fece rientro a Lunas. Poche ore più tardi sì sparse la notizia della scomparsa di Paoliiio Pittorru. Secondo la descrizione fornita dal Nicolli, i due sconosciuti dimostravano un'età fra i 45 ed i 50 anni. « Erano ben vestiti — ha detto il possidente dì Lunas — e nel loro atteggiamento non ho notato niente di strano ». A Calangianus e in tutta la zona l'impressione per il rapimento è vivissima. Ad Ozieri intanto la situazione, dopo i recenti episodi di criminalità, rimane sempre tesa. Stamane una folla imponente si è radunata di fronte al municipio. C'era gente di ogni età e condizione: uomini, donne, bambini. Gli studenti delle varie scuole della cittadina hanno disertato le lezioni per alcune ore e si sono anch'essi raccolti nella piazza Garibaldi. Gli animi erano esasperati: lo sdegno verso i fuorilegge s'era acuito stamane alle no¬ tizie sulla scomparsa di Paolino Pittorru. Il sindaco di Ozieri, Antonio Peralta, ha rivolto un breve discorso alla folla. Ha espresso il suo dolore per l'ondata di delinquenza sottolineando l'ammirazione sua e di.tutta l'isola per lo slancio di ribellione al giogo dei fuorilegge che ha mosso in questi giorni le popolazioni dell'Ozierese. Ha quindi esortato ad una sempre più attiva collaborazione con le forze dell'ordine ed ha ringraziato coloro che già si sono affiancati alla polizia ed ai carabinieri nella caccia ai criminali che tengono prigionieri da due settimane l'allevatore Giovanni Campus e da sei giorni Nino Petretto. Dopo le parole del sindaco la folla si è lentamente dispersa. Nel frattempo un folto gruppo di volontari civili veniva inquadrato dalle forze dell'ordine ed avviato verso una località di campagna nella quale era già in corso mia vasta battuta da parte di ingenti reparti dì carabinieri ed agenti di P. S. Nella zona era stata segnalata stamane la probabile presenza dei fuorilegge. Prima che i volontari civili venissero mobilitati un banditore aveva percorso le strade di Ozieri annunciando il reclutamento di uomini e la raccolta di armi da consegnare ai volontari che si univano alle forze dell'ordine nelle ricerche dei due ostaggi e dei banditi. Alberto Petretto fratello di Nicola, il meccanico rapito, dice: « Sono stato io a proporre ai miei di non pagare una lira ai banditi.. Una decisione terribile ma necessaria. Mamma ascoltava distrutta dall'angoscia. Anche la moglie di Nino ascoltava zitta. Tutti eravamo consapevoli del rischio, non si deve pensare ad una risoluzione avventata. E tutti hanno parlato. Ultima nostra madre. Fra le lacrime ha detto: "Va bene; soldi ai banditi no ". Allora ho passato a un giornale di Sassari il testo con la dichiarazione collettiva della famiglia ». Ha 32 anni, bruno, pacato. Con fermezza aggiunge: « I banditi giocano a logorarci i nervi. Non ci riusciranno. Siamo decisi a non cedere costi quel che costi. E se Nino non torna sapremo rivalerci ». Nessun fatto nuovo infine viene segnalato da parte dei familiari di Luigi Moralis, il commerciante rapito venerdì sera alla periferia di Cagliari. Anche oggi la moglie del commerciante ha invano attéso che il postino le recapitasse la lettera annunciata la sera del rapimento dai fuorilegge per la richiesta del riscatto. Frattanto il generale Igino Missori. comandante la quarta divisione carabinieri « Podgora » di Roma, è giunto oggi in Sardegna. m. g. La famiglia del possidente Paolino Pittorru, rapito martedì sera: da sinistra, la moglie Gavina Pileri e i figli Mario, Maria Giovanna e Antonello (TelefDto A. P.)