TAVOLA ROTONDA SULL'ELETTRIFICAZIONE DELL'AGRICOLTURA

TAVOLA ROTONDA SULL'ELETTRIFICAZIONE DELL'AGRICOLTURA TAVOLA ROTONDA SULL'ELETTRIFICAZIONE DELL'AGRICOLTURA Verona, 15 marzo 1968. Nel quadro delle manifestazioni promosse dalla 70' Fiera Internazionale dell'Agricoltura, si è tenuta ieri a Verona una Tavola Rotonda indetta dall'Ente Fiera e dall'Enel sul tema « Elettrificazione dell'agricoltura ». Moderatore dell'incontro è stato il prof. Bonato, Ordinario di economia Agraria dell'Università Cattolica di Milano. L'ing. Poggi, Direttore centrale dell'Enel, ha svolto la relazione generale. Riallacciandosi al particolare momento che sta attraversando la nostra agricoltura ed alle rinnovate esigenze di progresso economico e sociale del mondo rurale, l'ing. Poggi ha rilevato l'importanza del ruolo che assume l'impiego dell'energia elettrica, ai fini della diffusione dei mezzi tecnici in agricoltura e del miglioramento del livello di vita delle popolazioni delle campagne. I due principali aspetti dell'elettrificazione rurale sono quindi rappresentati dall'ulteriore diffusione del servizio elettrico e dalla necessità di sviluppo e di impiego razionale delle applicazioni elettriche, nelle attività agricole e nell'ambito della vita domestica e sociale delle zone rurali. L'estensione delle reti di distribuzione alle zone che ancora ne sono sprovviste è un problema importante per il settore rurale: l'ing. Poggi ha ricordato che l'indagine eseguita dall'Enel ha accertato che gli abitanti delle località rurali, che dimorano, con continuità oppure, .stagionalmente in tòìtÉfea "priverei' servi-'' zio elettrico, nel 1965 era* no circa 1 milione e 700 mila, di cui il 73"Zo residenti nell'Italia meridionale ed insulare; per fornire il servizio elettrico a tutti questi abitanti occorrerebbe una spesa complessiva di circa 280 miliardi di lire. Anche questi pochi dati — ha sottolineato l'ing. Poggi — riescono certamente a dare l'idea che ci si trova di fronte ad un problema di grande peso finanziario, tecnico ed organizzativo; è evidente che non si potrà che procedere per gradi alla realizzazione delle opere di elettrificazione, non fosse altro che per i vincoli posti dai tempi tecnici necessari. II problema, peraltro, è stato affrontato decisamente: com'è noto il nuovo Piano verde prevede interventi nel settore dell'elettrificazione rurale per complessivi 47 miliardi di lire fino al 1970. Proprio in questi giorni, inoltre, il Parlamento ha approvato un'altra legge, di iniziativa del Ministro dell'Industria, on. Andreotti, che stabilisce ulteriori interventi nel settore per quasi 39 miliardi di lire, fino al 1971. ' In complesso, pertanto, con il secondo Piano verde e con questa nuova legge, nel corso dei prossimi anni potranno essere realizzati lavori di elettrificazione, in zone rurali, per l'importo di circa 86 miliardi di lire. Di questo importo l'800zo è a carico dello Stato ed il 20o'o a carico dell'Enel. Dopo l'aspetto dell'elettrificazione dell'agricoltura che riguarda la diffusione del servizio elettrico, l'ing. Poggi ha esaminato l'altro aspetto, quello, cioè, concernente le prospettive di sviluppo delle applicazioni elettriche nell'ambito delle aziende agricole. L'adozione di mezzi tecnici in agricoltura si.risolve sostanzialmente nella meccanizzazione delle lavorazioni agricole, alla quale le applicazioni dell'energia elettrica danno un contributo di notevole importanza. E' noto che oggi esistono macchine che aiutano o addirittura sostituiscono l'uomo in tutte le attività; tra esse, quelle azionate da motori elettrici occupano un posto di primo piano per la loro semplicità, comodità e sicurezza. Un'indicazione dell'evoluzione dell'agricoltura italiana in questo settore può essere fornita dall'esame dei consumi di energia elettrica per usi agricoli. Tali consumi sono passati da 382 milioni di kWh nel 1956 a 804 milioni nel 1966. I vantaggi economici, in termini di efficienza e competitività dell'economia aziendale, di un maggior ricorso alle applicazioni elettroagricole sono rappresentati dal risparmio di mano d'opera, dalla sua qualificazione, dagli incrementi produttivi, dalla valorizzazione dei prodotti agricoli, dalla possibilità di trasformazioni colturali verso indirizzi più remunerativi. Collegata alla necessità di incentivazione nelle applicazioni elettroagricole — ha sottolineato ancora l'Ingegner Poggi — resta però la condizione di una loro scelta razionale e di un loro uso ottimale. Da questa considerazione si rileva soprattutto l'opportuni¬ tà di intensificare le Iniziative in atto riguardanti la consulenza degli agricoltori; l'Enel, da parte sua, svilupperà sempre più l'assistenza nel settore contrattuale e tariffario. Alla relazione dell'ing. Poggi hanno fatto seguito gli interventi degli altri partecipanti alla Tavola rotonda — in rappresentanza della Confederazione Generale dell'Agricoltura Italiana, della Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti, della Federazione Nazionale Dottori in Scienze Agrarie e dell'Ente Utenti Motori Agricoli — che hanno sottolineato tutti i particolari aspetti del problema; il prof. Bonato ha riassunto infine, ai numerosi intervenuti, le conclusioni emerse dall'esauriente dibattito. Impiego razionale di elettrificazione rurale Linea Montestrutto-Viverone (Torino) Zona di Verona Sud: cabina Ponte Pietra 10.000/380 V. Comune di Villabartolomeo

Persone citate: Andreotti, Bonato, Ponte Pietra

Luoghi citati: Italia, Milano, Torino, Verona, Viverone