Chiesta la citazione di Joseph Valachi al processo degli stupefacenti a Palermo

Chiesta la citazione di Joseph Valachi al processo degli stupefacenti a Palermo Chiesta la citazione di Joseph Valachi al processo degli stupefacenti a Palermo L'ex gangster di «Cosa Nostra», l'organizzazione criminale americana, aveva denunciato l'illegale attività con la mafia - Il tribunale si è riservalo di decidere Alcune eccezioni della difesa respinte dai giudici - Il dibattito continua oggi (Dal nostro corrispondente) Palermo, 14 marzo. E' cominciato dinanzi alla prima sezione del Tribunale di Palermo il processo a carico di 17 persone, tra le quali parecchi italo-americani, accusate di avere organizzato traffici di stupefacenti tra la Sicilia e gli Stati Uniti d'America. 1 giudici palermitani sono chiamati a pronunciarsi sulle presunte responsabilità di Frank Garofalo, di 77 anni. Diego Plaja. di 60, Giuseppe Magaddino, di 33, Giuseppe Scandariato, di 39, Giovanni Bonventre, di 67, tutti di Castellammare del Golfo; Frank Coppola, di 69 anni, di ParUnico, che per la squadra narcotici americana e la Guardia di Finanza italiana e uno dei più grossi spacciatori di stupefacenti, Giuseppe Genco Russo, di 75 anni, di Musso- meli, indicato còme uno dei capi della mafia del dopoguerra, erede del defunto « don » Calogero Vizzini. Tutti costoro sano in carcere da tre anni, cioè da quando la squadra mobile di Palermo concordò con altre questure il loro arresto, avvenuto simultaneamente in varie città italiane. A piede libero devono essere giudicati Filippo Gioè Imperiale, palermitano, Rosario Vitaliti, di Taormina, Vincent Martinez di Marsala. Altri imputati saranno processati in contumacia. Primo fra essi quel Joe Bonanno, di Castellammare del Golfo, meglio conosciuto come « Bananas », indicato come capo di « Cosa Nostra », scomparso quattro anni fa mentre si recava a deporre davanti a una Corte federale americana. Contumace è anche Gaspare Magaddino, di Castellammare del Golfo, padre di Giuseppe Magaddino (uno degli arrestati), scomparso dalla circolazione una settimana prima che scattasse l'operazione di polizia condotta dalla mobile palermitana. Di Magaddino padre si dice che fosse l'uomo che tre mesi fa, a New York, in un ristorante del «Greenwich Village», saldò a colpi di mitra il conto fra «Cosa nostra» e tre « figli » dissi tenti. Altri contur.iacì sono Santo Sorge, di 65 anni, di Mussameli, commerciante in rottami di ferro, perennemente in viaggio tra Palermo e New York (dì soli biglietti aerei ha speso ur. patrimonio), Frank Scimone, di 57 anni, italo-americano di Boston residente a Taormina, John Priziola, di 75 anni, nativo di Par Unico e residente nel Michigan, Camillo Galante, di 58 anni, residente a. New York, e Raffaele Quaràsano, di 58 anni, di Detroit. Il processo è cominciato poco dopo le 10. E^presieduto dal dott. La Ferlita. Dei sette, imputati in stato di arresto, tre hanno. fatto sapere alla Corte che non intendono' assi8tete,,al.-a^battime0Q^jgno' Frank Coppola; Frank Garofalo e Giuseppe Genco Russo. Sono, invece, presenti gli imputati a piede libero. Esaurite le formalità di rito, l'avvocato Paolo Seminara, difensore di Santo Sorge, Gaspare Magaddino e Diego Plaja, ha sollevato due eccezioni di nullità totale a proposito della sentenza di rinvio a giudizio che conclude l'istruttoria del giudice Vignerl. La prima riguarda il mancato avviso dell'inizio del procedimento istruttorio all'imputato Santo Sorge, di Mussomeli, residente negli Stati Uniti, nei cui confronti venne spiccato mandato di cattura per associazione ; per delinquere (tale reato non è però previsto nella convenzione dì estradizione ira Italia e Stati Uniti e pertanto il Sorge non fu arrestato). La seconda eccezione di nullità è stata motivata dall'acquisizione agli atti processuali di una perizia tecnico-contabile, redatta senza alcun incarico d'ufficio, dal colonnello della Guardia di Finanza De Crescenzio. Le due eccezioni sono state successivamente condivise ed illustrate dal prof. Girolamo Diciassette imputati per il traffico di droga tra Sicilia e 5. U. GII imputati Magaddino, da sinistra, Bonventre, Scandariato e Plaja al banco Ieri a Palermo (Tel. Ansa) Bellavista — difensore d'ufficio di Joe Bonanno e Frank Garofalo — e da altri difensori. Il tribunale ha però respinto le eccezioni. L'avv. Seminara ha chiesto infine la citazione di Joseph Valacchi. L'ex gangster di « Cosa Nostra » aveva denunciato ad una commissione di inchiesta americana l'illegale attività con la mafia siciliana. Durante l'inchiesta svolta dal giudice Vigneri il Valachi fu interrogato dal magistrato negli Stati Uniti nell'inverno del 1965. Alla richiesta dell'avv. Seminara il tribunale si è riservato di decidere. Il processo riprende domani. i. d.