A Parigi tra i compratori anche i Paesi dell'Est

A Parigi tra i compratori anche i Paesi dell'Est Giornata frenetica sul mercato francese A Parigi tra i compratori anche i Paesi dell'Est Lo afferma « Paris-presse » - Il giornale, d'ispirazione governativa, ha messo inoltre in grande evidenza la voce del ritiro dell'Italia dal «pool», anche dopo la smentita (Dal nostro corrispondente) Parigi, 13 marzo. La corsa all'oro ha battuto oggi tutti i massimi precedenti alla Borsa di Parigi, in una seduta che ha avuto un andamento frenetico: sono state acquistate infatti più di 16 tonnellate di metallo per un importo di 96 milioni e 800 mila franchi, pan a circa 12 miliardi di lire. Finora, il record era rimasto quello del 15 dicembre scorso, quando gli acquisti avevano raggiunto 84 milio ni di franchi. All'origine di questa frene sia, secondo l'agenzia ufficiale France-presse, è una notizia che riguarda l'Italia. In un dispaccio datato da Zurigo, l'agenzia americana Associated Press affermava infatti stamani da « fonte abitualmente bene informata » che gli Stati Uniti avevano segretamente accettato di assumere le responsabilità dell'Italia in seno al « pool » dell'oro. Ciò equivaleva ad affermare che il governo americano, il quale, dopo il ritiro della Francia nel giugno 1967, si fa già carico del 59,3 per cento delle necessità di metallo prezioso del « pool ». avrebbe dovuto contribuire ora col 68,6 per cento. La notizia era falsa ed è stata smentita immediatamente tanto dalle autorità. monetarie quanto da quelle di Washington. Ciò non ha tuttavia impedito che la speculazione se ne impadronisse e non si possono neppure escludere manovre molto più complesse. Il sospetto sorge dal fatto che il giornale d'ispirazione ministeriale Paris - presse, \ quando aveva già ricevuto una prima smentita dall'ambasciata d'Italia a Parigi, pubblicava, in un enorme titolo di apertura della prima pagina: « L'Italia, imitando la Francia, non verserebbe più il suo contributo al pool dell'oro ». Tutto il contenuto dell'articolo, d'altronde, era d'un tono allarmistico che sembrava confermare l'ipotesi di una manovra. « L'Italia — scriveva il giornale — continuerebbe a' fornire oro al pool, ma a condizione che gli Stati Uniti si impegnino a renderglielo, accettando la conversione in oro dei dollari incassati dagli italiani. Praticamente, ciò avrebbe lo stesso risultato, con la differenza che il prelievo sullo stock d'oro americano non sarebbe automatico ». ; L'articolo del giornale gollista tirava in ballo anche il Giappone. « Si parla inoltre — scriveva — delle inquietudini del Giappone, le cui riserve sono imbottite di dollari: non ha che il 16,8 per cento di oro su un totale di 2.050 milioni di dollari. Il ministero giapponese delle Finanze è stato obbligato a smentire ufficialmente stamani che si sarebbe proposto di convertire dollari in oro». Paris - presse concludeva annunziando la presenza di un nuovo gruppo di compratori d'oro: « Essi opererebbero per conto dei Paesi dell'Est, che hanno bisogno di oro per coprire il loro deficit commerciale estero ». 8 V.