Schuschnigg proclamò la sua «fedeltà» a Hitler?

Schuschnigg proclamò la sua «fedeltà» a Hitler? Schuschnigg proclamò la sua «fedeltà» a Hitler? « Der Spiegel » attribuisce all'ex Cancelliere austriaco una lettera che egli avrebbe scritto al Fuhrer dopo l'« Anschluss » (Dal nostro corrispondente) Bonn, 11 marzo. Kurt Von Schuschnigg, l'ultimo Cancelliere austriaco prima dell'Anschluss del 1938, entrato nelle pagine della storia per aver cercato di salva-, guardare l'indipendenza ' dell'Austria (fu prigioniero di Hitler per sette anni, quattro dei quali trascorsi in campo di concentramento), non sarebbe stato l'eroe della Resistenza che conosciamo. Ciò risulterebbe da una lettera da lui scritta a Hitler 1*11 giugno 1938, tre mesi dopo le proprie dimissioni, e pubblicata oggi, nel trentesimo anniversario àeìl'Anschluss, dal settimanale Spiegel. Dopo aver raccontato di essere sempre stato favorevole a una stretta collaborazione con il Reich tedesco e di essere stato più volte vicino a un collasso nervoso per le difficoltà della situazione politica in Austria, Schuschnigg spiega nella lettera che lo Spiegel gli attribuisce come collaborò strettamente con il ministro della sicurezza Seyss-Inquart (l'uomo di fiducia di Hitler nel governo austriaco, poi impiccato a Norimberga dagli alleati) per impedire disordini tra nazionalisti austriaci e nazisti. « Oggi so bene — avrebbe scritto Schuschnigg a Hitler dal quartier generale della Gestapo a Vienna nel quale era tenuto prigioniero — che quegli sviluppi dovevano esserci e furono quelli giusti. Nonostante le mie dichiarazioni pubbliche a favore dell'Austria, mi sono sempre sentito un buon tedesco e ho valutato male la forza dinamica dell'idea nazionale nel popolo... « Sono convinto — continua la lettera — che la soluzione adottata dal Fiihrer dì assimilare completamente l'Austria nel Reich è da preferire e si mostrerà più giusta di una soluzione a metà, di. un Anschluss mimetizzato oppure di una associazione tra Stati. In particolare sono convinto che il Fuhrer risolverà la situazione economica e sociale del paese meglio di quanto chiunque altro potrebbe fare. Sono infine certo che il FUhrer assicurerà la pace religiosa nell'interesse del nostro popolo ». La lettera conclude con una supplica. « Prego che la magnanimità del Fuhrer non venga negata ai miei collaboratori i quali lottarono con convinzione per la causa che pure io ho difeso. Personalmente dichiaro in piena libertà di opinione la mia incondizionata lealtà al Fuhrer, al Reich e al popolo, e sarei felice di poter giovare alla causa tedesca ». f s

Persone citate: Hitler, Kurt Von Schuschnigg

Luoghi citati: Austria, Bonn, Norimberga, Stati, Vienna