La riapertura di Palazzo Campana sollecitata dalla facoltà di Legge

La riapertura di Palazzo Campana sollecitata dalla facoltà di Legge La riapertura di Palazzo Campana sollecitata dalla facoltà di Legge . - ' . . "' i. " ' --"i**3ff^ "'.'V I professori suggeriscono la data del 20 marzo per completare esami e lauree; invitano il rettore a concedere i locali per il dialogo con studenti e assistenti - Il Senato si riunisce oggi - Magistero, con decisione propria, ha tenuto ieri una seduta di lauree Si è riunito ieri il consiglio della facoltà di Giurisprudenza, presieduto dal prof Grosso. Ecco le decisioni: a) La facoltà invita il Senato accademico a consentire la riapertura di Palazzo Campana, a partire dal 20 marzo, con il conseguente ritiro delle forze dì polizia. In tal caso dal 20 al 25 si completeranno gli esami e si discuteranno le lauree per la sessione di jebbraio riguardante l'anno '66-'67. b) La facoltà, che ha già espresso in un documento concreto la propria volontà di rinnovamento della vita universitaria, sì dichiara disposta al dialogo con tutte le rappresentanze di studenti e assistenti. A tal fine prega il rettore di consentire, alla riapertura di Palazzo Campana, che gli studenti e gli assistenti si possuno riunire in locali universitari allo scopo di concertare con la facoltà le eventuali intese. Oggi il Senato accademico esamina la possibilità di riprendere esami e lauree nelle facoltà ancora bloccate dopo la chiusura di Palazzo Campana. MAGISTERO — Ha preso una l'Istituto di letteratura spagnola v. Carlo Alberto 7, si è svolta ieri una seduta di laurea. SI sono discusse tesi in pedagogia e psicologia, storia, francese ecc. Pre¬ decisione per conto proprio. Nel- sledeva 11 preside della facoltà rof. Quazza; c'erano, tra gli ali, i professori Bonfantini, Masucco Costa, Mazzantinl. LETTERE — Docenti, Incarica e assistenti si sono riuniti ieri n rettorato. Hanno discusso sui ocumenti per la riforma della acoltà. Intendono elaborare una nea di condotta comune per iungere al rinnovamento dei rogrammi. Gli incontri, a cui arteciperà il preside prof. Gulni, continueranno tutti 1 giorni no all'accordo definitivo. SCIENZE POLITICHE — Gli ssistenti che occupano l'Istituto anno votato una mozione che nterpreta come « sostanziale acoglimento delle richieste delassemblea » le decisioni della acoltà di Legge e invita gli altri onsigli di facoltà a deliberare n senso analogo. Si sottolinea uttavia come « condizione per instaurarsi di un clima favoreole al dialogo » la revoca degli rdini di cattura emessi nel conronto di alcuni studenti e si onferma la necessità che il diaogo sia condotto « prescindendo a ogni divisione per facoltà e a qualsiasi discriminazione » Un gruppo di assistenti di leg e ha dissociato la propria re ponsabilltà dai colleghi che han o chiesto le dimissioni degli orani accademici « ai quali deve arsi atto di una ricerca di dia ago sinora rimasta senza esito »: Essi ritengono che il presuppo sslcschcan IN UHI ORDINE DEI GIORNO M SENATO ACCADEMICO * * L'occupazione del liceo D'Azeglio si e conclusa pacificamente domenica all'alba. Ieri, alle 8, ottanta studenti (sui 1010 iscritti al D'Azeglio) si sono riuniti nell'aula magna. Il preside li ha invitati a sospendere la seduta e ad andare in classe; ha ripetuto che l'uso dell'aula magna va richiesto in anticipo, precisando ora e scopo della riunione. I liceali hanno ottenuto di tenere l'assemblea a mezzogiorno; il prof. Previale ha disposto che tutte le lezioni avessero termine per quell'ora e mentre i giovani si riunivano nell'aula magna, ha convocato 11 consiglio dei professori. All'assemblea — presenti 1 professori Albera e Chicco — hanno partecipato 300 studenti, tutti del D'Azeglio, che hanno fatto il punto sul significato dell'occupazione: « La protesta è un indice della tensione nella scuola e vuol sottolineare la necessità di autonomia per gli studenti ». Hanno poi votato una mozione, che presenteranno oggi al preside, in cui chiedono: riconoscimento dell'assemblea « di base » come organismo rappresentativo, libertà d'azione del circolo d'istituto Nel frattempo 11 consiglio dei professori decideva di non assumere provvedimenti disciplinari, almeno per ora, nei confronti del protagonisti dell'occupazione. Saranno convocati 1 genitori, si cercherà di aprire un franco discorso con loro e con gli allievi. Preside e professori hanno rilevato che al di là degli atteggiamenti prò tervi e massimalisti di alcuni studenti, al di là delle utopie della contestazione globale, « i ragazzi che sono scontenti dei program mi, degli orari, delle strutture e dei metodi attuali hanno ragione. 1 più sensibili alle istanze di rinnovamento reagiscono talvolta in forme illegali, ma comprensi bili davanti a una scuola che non si adegua ai tempi, davanti al l'inerzia di una legislatura che non ila trovato il modo, in quattro anni, di affrontare seriamente la riforma ». sto di tale dialogo sia « il rispetto alle opinioni di tutti e la loro Ubera discussione ». SCIENZE — Attività ridotta, a causa dell'astensione degli assistenti. Alcuni professori con il consenso del preside prof. Deaglio hanno invitato gli iscritti a chimica a un incontro per domattina allo scopo di trattare una soluzione della crisi. Gli studenti hanno accettato affermando che «la riunione deve essere aperta a tutti gli universitari ». Oggi intanto si incontreranno con gli assistenti per stabilire un'intesa sulla base del documento dei « 300 ». Pure per oggi è previsto un altro consiglio di facoltà. ARCHITETTURA — Il consiglio del professori ha esaminato ieri la situazione della facoltà paralizzata dalle agitazioni studentesche che si prolungano da circa un anno. Si è sottolineato il pericolo dell'annullamento dell'anno accademico; è stata ricevuta una delegazione di iscritti, contrari ai disordini, che ha avanzato proposte per la riforma dei programmi e la ripresa delle lezioni.

Persone citate: Bonfantini, D'azeglio, Deaglio, Masucco Costa, Quazza