Altri sei nazionalisti negri impiccati oggi in Rhodesia?

Altri sei nazionalisti negri impiccati oggi in Rhodesia? - LA SFIDA DEI RAZZISTI A LONDRA Altri sei nazionalisti negri impiccati oggi in Rhodesia? Il caso è stato esaminato dal primo ministro Smith, ma si ignora che cosa abbia stabilito - Ieri decise altre otto condanne a morte: gli africani che attendono di salire sul patibolo sono 115 Salisbury, 7 marzo. Secondo fonti attendibili, il regime ribelle rhodesiano farà giustiziare domani mattina altri detenuti politici africani. Non si sa quanti siano ma si è appreso che il Consiglio Esecutivo, composto dal primo ministro Ian Smith e dai membri del suo governo, si è riunito ieri per esaminare il caso di altri sei africani-e per decidere se procedere o no all'esecuzione. Oggi, intanto, altri otto nazionalisti africani sono stati condannati a morte dall'Alta Corte rhodesiana. Sale così a 115 il numero dei negri accusati di terrorismo che rischiano di salire sulla forca. (A. P.) Wilson condanna i «malvagi» ma esclude misure concrete Londra, 7 marzo. Il Primo ministro Wilson ha definito questa sera i leaders ribelli rhodesiani « essenzialmente malvagi », escludendo però rappresaglie nei loro confronti per aver proceduto all'impiccagione di tre africani che erano stati graziati dalla regina Elisabetta. La dichiarazione, resa ai Comuni, è giunta al termine, di una riunione di gabinetto in cui i ministri del governo laburista hanno deciso dì non intraprendere alcuna azione che potesse recidere ulteriormente i già fragili legami con la colonia ribelle. Il governo ha deciso pertanto di limitare le reazioni britanniche ad espressioni di condanna. Wilson ha già dato inizio ad un'azione concertata con i capi gruppo conservatori e liberali per stilare una risoluzione unitaria che dovrebbe essere proposta in Parlamento la prossima settimana, ed in cui si condannerà il regime di Ian Smith per un atto inumato, illegale e immorale. Il premier ha quindi respinto il progetto di convocare i Primi ministri del Commonwealth. (A. P.) Esuli rhodesiani tentano di far saltare nello Zambia l'Alta Commissione inglese Lusaka (Zambia), 7 marzo Un tentativo di far saltare in aria la sede dell'Alta Commissione britannica a Lusaka è stato compiuto oggi. La polizia è stata messa in allarme da una guardia notturna che ha scoperto un ordigno contenente circa 90 kg di esplosivo, sistemato presso un cancello a una ventina di metri dall'edificio. E' stata anche trovata una miccia lunga una sessantina di metri. Subito sono stati fatti venire tecnici per disinnescare la bomba, mentre ingenti forze di polizia si disponevano attorno all'edificio. Entrambe le organizzazioni degli esuli africani della Rhodesia, la Zanu e la Zapu, hanno sede in Lusaka. Un comunicato della Zapu, emesso ieri, annunciava che chiunque avesse avuto che fare con le esecuzioni sarebbe stato impiccato a sua volta «al momento opportuno ». Una trentina di donne iscritte alla Zanu hanno compiuto una dimostrazione di fronte alla sede dell'Alto Commissariato britannico e hanno infranto i vetri di diciotto finestre. Il ministro degli Esteri della Zambia Reuben Kmanga ha chiesto all'Assemblea nazionale di osservare un minuto di raccoglimento per i tre giustiziati, esprimendo l'orrore provato all'annuncio dell'assassinio di tre combattenti per la libertà. (A. P.) britannico in Rhodesia, dei tre patrioti africani impiccati a Salisbury, nonostante tutti gli appelli dell'opinione pubblica internazionale», annuncia- un comunicato stampa della segreteria della stessa organizzazione. Il comunicato precisa inoltre che il crimine è da addebitare alla Gran Bretagna su cui cade la diretta responsabilità. «Il governo di Londra ha tenuto sin dall'inizio della crisi rhodesiana una posizione equivoca, rifiutandosi di ricorrere all'uso della forza, anzi incoraggiando la minoranza bianca della Rhodesia ». (Ansa) L'Onu esorta Londra a prendere urgenti misure New York, 7 marzo. La Commissione dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite ha condannato oggi all'unanimità l'impiccagione dei tre africani ad opera del governo di Salisbury ed ha invitato la Gran Bretagna a prendere immediatamente urgenti misure per salvare la vita degli oltre 100 prigionieri politici rhodesiani. (Ansa) Londra cambia ambasciatori a Washington, Parigi e Bonn Londra, 7 marzo. La regina Elisabetta ha approvato oggi la nomina dei tre nuovi ambasciatori britannici a Washington, Parigi e Bonn. L'attuale alto commissario britannico in India, John Freeman, diverrà ambasciatore a Washington, in sostituzione dell'attuale ambasciatpre, sir Patrick Dean, che lascerà il servizio diplomatico all'inizio del prossimo anno. Christopher Soames, genero di Winston Churchill, succederà a sir Patrick Reilly nella carica di ambasciatore a Parigi. Sir Patrick Reilly si ritirerà alla fine dell'estate. Infine, il nuovo ambasciatore britannico a Bonn sarà sir Roger Jackling, attualmente vice sottosegretario al Foreign Office. L'attuale ambasciatore a Bonn, sir Frank Robérts, si ritirerà dal servizio alla fine della prossima estate. (Ansa) ♦ Il tempo che farà Sul Piemonte, inizialmente cielo nuvoloso con locali piogge e sui rilievi nevicate. Dalla mattinata tendenza, al miglioramento. Sulle rimanenti regioni settentrionali tempo buono. Al centro, al sud e sulle isole prevalentemente cielo nuvoloso o con piogge intermittenti. Locali nevicate sugli Appennini oltre i 1000 metri. Temperatura: senza variazioni. Venti: deboli o moderati. Mari: da poco a molto mossi. Le temperature minima a massime ieri in alcune cirta estere: Parigl 0 5 Londra 3 4 Berllno 2 6 Amsterdam 2 5 Bruxelles 0 5 Madrid 2 14 Moica —6 —4 Stoccolma —5 —1 New York 0 4 San Francifco 10 14 Tokio 3 15 Citta di Messico 15 17 Buenos Airea 23 30 La temperature minime e mas- sime di ieri: Torino 1 4 Pescara 6 11 Bolzano -1 14 L'Aqulla 0 9 T icnto 3 12 Roma 7 15 Verona 4 13 Cam poo. 3 9 Trieste 4 13 Barl 9 16 Venezia 4 12 Napoll 9 14 Milano 4 11 Potenza 3 7 Genova 6 10 Catanzaro 5 13 Bologna 0 12 Reggio C. 7 16 Firenze -1 16 Messina 11 16 Pisa 1 15 Palermo 11 18 Ancona 4 9 Catania 7 17 Perugia 1 11 Cagtiarl 8 14 I Paesi africani addossano la responsabilità del crimine ai governo britannico Addis Abeba, 7 marzo. « Il segretario generale dell'Oua (Organizzazione dell'unità africana) ha appreso con profonda indignazione la notizia dell'assassinio, perpetrato dagli agenti del governo