Possidente rapito a Ozieri un altro sfugge al sequestro

Possidente rapito a Ozieri un altro sfugge al sequestro Due nuovi e f di banditismo in Sardegna Possidente rapito a Ozieri un altro sfugge al sequestro Ieri, all'alba, nelle campagne - Cinque fuorilegge armati entrano in una tenuta, immobilizzano i pastori e portano via, su un'auto, il giovane figlio di un ricchissimo proprietario - Poco prima gli stessi malviventi avevano tentato di sequestrare un allevatore di bestiame, noto esponente de Giovanni Campus, il giovane rapito, e, accanto alla figlioletta, Nanni Terrosu sfuggito alla cattura (Tel. AnsaJ (Dal nostro corrispondente) m Sassari, 7 marzo. "Cinque fuorilegge armati e mascherati hanno rapito stamane all'alba, Giovanni Campus di 32 anni, figlio di uno dei più ricchi possidenti del Sassarese. Due ore prima gli stessi malviventi avevano sequestrato un allevatore di bestiame e noto esponente politico ma la vittima, approfittando di un momento di confusione, era riuscita a fuggire e a dare l'allarme. Tutte le battute compiute dalla polizia, dai carabinieri e dai «baschi blu» fino a stasera non hanno avuto risultati. Teatro dei nuovi episodi di banditismo sono le campagne di Ozieri, comune di 12 mila abitanti a 58 chilometri da Sassari. Verso le 6 (il cielo era ancora scuro dì nubi temporalesche) cinque uomini, con i volti coperti da maschere nere, tutti armati di mitra, pistole e fucili, entrano nell'azienda zootecnica di Vincenzo Campus, il più grande proprietario terriero del- l'agro di Ozieri, e si dirigono ad un ovile di località « Pianu Lader ». A quell'ora sono già al lavoro nelle stalle per la mungitura delle mucche i due figli del possidente, Giovanni e Salvatore Campus, di 32 e 30 anni, aiutati dal servopastore Salvatore Dettori, venticinquenne. Appena i cinque banditi fanno irruzione i Campus e il pastore tentano di reagire ma sono ben presto costretti ad arrendersi davanti alle armi spianate. «Chi è Giovanni Campus?» chiede uno dei fuorilegge. Il giovane possidente, senza parlare, fa un passo avanti. , Il malvivente si rivolge al servo-pastore: « Sei Dettori, ti conosco » gli dice. Poi, indicando Salvatore Campus, domanda: « E questo chi è? ». « Si chiama Dettori come me » risponde prontamente il servo-pastore, salvando cosi Salvatore Campus dal rapimento. Due fuorilegge portano Giovanni fuori della stalla e lo costringo¬ no salire sulla sua «Fulvia»; gli altri legano e imbavagliano Salvatore Campus e il Dettori; infine il gruppo dei banditi parte, sull'auto del possidente in direzione della strada Chiaramonti-Ozieri conducendo con sé Giovanni Campus. A quindici chilometri di distanza dalla località « Fianu Lader », sull'altro versante dell'agro di Ozieri, due ore prima gli stessi banditi avevano tentato un altro sequestro. Alle 4, infatti, l'allevatore dì bestiame Nanni Terrosu di -47 anni — persona facoltosa ed ex consigliere provinciale della de — percorreva a bordo di una « Fiat giardinetta » la strada poderale che dalla Ozieri-Mores conduce alla sua azienda: improvvisamente vedeva tre uomini mascherati ed armati fermi in mezzo alla carreggiata. L'allevatore bloccava l'auto e tentava di darsi alla fuga ma i fuorilegge, con altri due che erano rimasti fino a quel momento nascosti, si lanciavano a sbarrargli la strada. « Ho inciampato in un sasso — ha poi raccontato il Terrosu — e sono caduto. Mi son venuti addosso prima due banditi, che lumno cercato di immobilizzarmi, poi gli altri, a dar man forte. Alla fine mi hanno stordito, colpendomi col calcio di un mitra alla testa». Quattro banditi si avviavano all'auto del Terrosu, mentre il possidente veniva lasciato in custodia al quinto fuorilegge con l'ordine di sparare se si fosse mosso. A questo punto l'oscurità veniva rotta dalle luci di un'auto che si avvicinava. Erano tre turisti romani che si recavano a caccia. Il possidente decideva di approfittare dell'occasione: si lanciava contro il bandito colpendolo più volte e lasciandolo tramortito; poi fuggiva nel buio a gambe levate, saltando un muretto e raggiungendo l'azienda di un vicino. I banditi non lo inseguivano: quello incaricato di far la guardia dava l'allarme con una raffica di mitra. I tre cacciatori romani, vista la scena, correvano alla stazione carabinieri e li informavano dell'accaduto. a. pi. -f

Luoghi citati: Ozieri, Sardegna, Sassari