Prosciolti a Torino tre medici accusati per la morte di un bimbo sotto narcosi

Prosciolti a Torino tre medici accusati per la morte di un bimbo sotto narcosi Prosciolti a Torino tre medici accusati per la morte di un bimbo sotto narcosi Fra i sanitari, assolti in istruttoria, il professor Luigi Solerio - Il piccolo, di tre anni, spirò dopo un intervento per l'asportazione di una ciste - I genitori intenderebbero presentare altre denunce La sezione istruttoria del Tribunale di Torino, con sen tenza del giudice dott. Magliocca, ha ' risolto una tormentata vicenda che si trascinava da 4 anni e mezzo e nella quale figuravano come imputati tre sanitari, il prof Luigi Solerio, direttore del reparto chirurgia dell'ospeda le Regina Margherita; il dott. Marco Trompeo e il dott. Al fi edo Giugiaro, rispettivamen le anestesista e chirurgo pres so il medesimo nosocomio to rinese. I tre medici, difesi dall'avv. Delgrosso, sono sta ti assolti con formula piena, « perché il fatto non costi tuisce reato ». Il dott. Trompeo e il dott. Giugiaro erano accusati di aver per colpa causato la morte di Diego De Angelis, un bambino di 2 anni e 10 mesi, durante un intervento operatorio; il prof. Solerio di aver falsamente attestato, nel la cartella clinica, che il de cesso era avvenuto alle 8,15 dei 10 luglio 1963, anziché tra le 8,45 e le 9 e che era stata fatta l'analisi delle urine, mentre tale esame non sarebbe avvenuto. Il giorno stesso in cui il bimbo venne a mancare, i genitori, Fernando e Luciana Cacciani in De Angelis, si presentavano alla Procura del la Repubblica esprimendo il dubbio che la morte fosse avvenuta per qualche errorp dei sanitari. L'intervento, la asportazione di una ciste al funicolo, era tale da non suscitare preoccupazioni: i genitori ritenevano che « nella narcosi precedente l'operazione » si dovessero ricercare le ragioni del decesso. Seguiva una lunga istruttoria, durante la quale venivano esaminati parecchi eie menti d'accusa presentati dai parenti del bambino: si in terrogavano anche diversi te stimoni e, soprattutto, si esaminavano perizie d'ufficio e consulenze tecniche. I coniugi De Angelis, infatti, si era no costituiti parte civile con l'assistenza degli avv. Cera e Chiaberto. L'8 gennaio scorso il p. m. presentava le sue conclusioni. non doversi procedere contro il dott. Trompeo e il dott. Giugiaro « perché il fatto non costituisce reato »; trasmissione degli atti al pretore per il falso nella cartella clinica. Ma il giudice istruttore non ha accolto nemmeno l'ultima richiesta. La sentenza, in base ai pareri espressi dai tecnici, afferma che la morte di Diego De Angelis « trova la sua causa nell'arresto cardiaco in fase di risveglio da narcosi, oc compagnato da paralisi vascolare periferica ». I genitori e i parenti del bambino, malgrado la senten za assolutoria, intenderebbero presentare altre denunce. " g. a.

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