In casa non è lecito tenere più di mezzo chilo di caffè ?

In casa non è lecito tenere più di mezzo chilo di caffè ? Droghiere di Torino assolto in. Tribunale In casa non è lecito tenere più di mezzo chilo di caffè ? Anche i commercianti sono sottoposti a severe limitazioni Un esercente (due negozi nella nostra città) processato per "trasporti irregolari" da una bottega all'altra: non colpevole Un commerciante di generi coloniali, Camillo Ruschena, di 71 anni, è finito in tribunale à Torino con l'accusa di aver violato la recente legge che tende a reprimere il contrabbando del caffè, regolando rìgidamente la circolazione e la deténzione del prodotto in tutto il territorio nazionale. In base al provvedimento, per trasportare caffè crudo è sempre necessario munirsi di un'apposita bolletta. I. documento è prescritto anche per il caffè tostato, a meno che il prodotto sia confezionato in pacchi non superiori ai cinque chili, ermeticamente chiusi e col none della ditta torrefattrice. Pochi sanno, inoltre, che anche la detenzione del caffè è soggetta a severe disposizioni sia per i pubblici esercizi, sia per i privati. I bar possono tenere un quantitativo di caffè che risponda alle loro dimostrabili esigenze, mentre nei nuclei familiari non è lecito superare il mezzo chilo di caffè per persona. il caso del Ruschena era curioso. Egli, infatti, essendo titolare di due negozi a Torino (in via San Secondo e in corso Palermo) aveva l'abitudine di far pervenire in corso Palermo tutte le partite di caffè crudo acquistate. Di là, una parte del prodotto torrefatto veniva trasportato nell'altro negozio e posto in vendita. Per qualche tempo il droghiere si munì ogni mattina della bolletta, ma in seguito ritenne di poterne fare a meno. Ebbe un controllo e finì In tribunale per aver eseguito « trasporti irregola ri » di caffè in un periodo di circa 7 mesi e per 3300 chi- logrammi. La legge, in casi del genere, prevede una multa di 15 mila lire per ogni chilo di prodotto e da 3 a 6 mesi di reclusione. Il p. m. ha chiesto per il Ruschena 60 milioni di multa e 4 mesi di carcere. , Il difensore, àw. Carlo Minni, ha fatto notare che la legge, evidentemente, mira a disciplinare la circolazione commerciale del caffè e non il semplice trasporto da un negozio all'altro, quando appartengano allo stesso proprietario. « Senza contare — ha aggiunto — che il Ruschena dichiara di aver compiuto dei trasporti del tutto legittimi, confezionando il prodotto in pacchi sigillati da cinque chili ». Il tribunale ha assolto l'imputato per insufficienza di prove. g. a. 1

Persone citate: Camillo Ruschena, Carlo Minni, Ruschena

Luoghi citati: Torino