La legge sugli statali votata oggi in Senato

La legge sugli statali votata oggi in Senato Pai passerà alla Camera La legge sugli statali votata oggi in Senato Ieri è proseguito il dibattito (Nostro servizio particolare ) Roma, 5 marzo. Entro il 1971 il governo dovrà attuare la riforma della pubblica amministrazione e il riassetto delle carriere e degli stipendi del personale statale, concordato un anno fa con i sindacati. Il disegno di legge che concede all'esecutivo la delega è da oggi in discussione al Senato, il quale dovrebbe approvarlo domani e trasmetterlo .subito alla Camera per la ratifica prima della fine della legislatura. La spesa prevista, in particolare per le retribuzioni e le pensioni, è di 480 miliardi, così suddivisi: 100 miliardi jper il 1968; 110 per il 1969; 135 per il 1970; 135 miliardi per il 1971. Il provvedimento indica i criteri di massima della riforma burocratica, da realizzare attraverso successive nórme dirette a organizzare in modo funzionale le maggiori unità dei ministeri, a ridistribuire le competenze fra le direzioni generali sulla base delle materie omogenee e a potenziare le funzioni ispettive. Secondo le intese con i sindacati, dal 1" marzo 1968 e fino al 1- gennaio 1969, tutti 1 dipendenti riceveranno un assegno integrativo mensile, non pensionabile, pari al tre per cento dello stipendio minimo iniziale, con aumenti non superiori alle 8 mila lire, né inferiori alle 3 mila lire mensili (elevato a 5000 lire per gli assuntori ferroviari). Le competenze accessorie, non corrispondenti a determinati requisiti, saranno conservate soltanto fino al 10 per cento dello stipendio e l'eventuale eccedenza verrà corrisposta con assegno personale, riassorbibile con i futuri aumenti e non pensionabile. Dal 1" gennaio 1969, alla scadenza del trattamento in vigore dal 1" marzo scorso, saranno fissate le misure provvisorie degli stipendi valide sino al 1970, quando entrerà in vigore il nuovo sistema per determinare gli stipendi. 1. f.

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