Teatro pieno di gente a Savona ma i primattori non si fanno vivi

Teatro pieno di gente a Savona ma i primattori non si fanno vivi Stiolta all'improvviso la Compagnia del Dramma Italiano Teatro pieno di gente a Savona ma i primattori non si fanno vivi Tino Carraro e Lia Zoppelli si sono rifiutati di recitare: vantano pesanti crediti dal capocomico - Il Comune chiede un risarcimento per inadempienza contrattuale (Dal nostro corrispondente) Savona, 4 marzo. Alla novantesima rappresentazione la Compagnia del dramma italiano, con Tino Carraro e Lia Zoppelli, si è sciolta al teatro comunale Chiabrera di Savona. La compagnia veniva da Milano, dove aveva recitato fino a pochi giorni fa. Sabato sera doveva rappresentare a Savona Questa sera si recita a soggetto di Pirandello. Alle 21,15 si è regolarmente alzato il sipario e al pubblico che gremiva ogni ordine di posti sono ap parsi schierati in palcosceni co, in costume di scena, tutti gli attori della compagnia, ad eccezione di Tino Carraro, Lia Zoppelli e Giuseppe Po retti. Si è avanzato verso il proscenio l'attore Mario Chiocchio, il quale ha detto con voce emozionata: « Spet¬ te regolarmente montate. Nel pomeriggio, Renzo Aiolfì. di rettore del « Chiabrera », ave- va avuto sentore che qualcosa non andava: mancavano infatti Tino Carraro, Lia Zoppelli e Giuseppe Porellì, tre dei protagonisti del dramma. Erano rimasti a Milano. Dopo una lunga serie di telefonate, nelle quali è intervenuto anche l'amministratore della compagnia, Claudio Perone, Carraro e la Zoppelli hanno deciso di partire in auto per Savona. A questo punto altro colpo di scena: è stato presentato un certificato medico che attestava l'impossibilità a recitare di Giuseppe Porellì. La direzione del «Chiabrera», pur di ottenere le due recite in programma, ha proposto che andasse in scena un sostituto, l'attore Luigi Tani. E allora è saltata fuori la verità. Tino Carraro e Lia Zoppelli erano in disaccordo amministrativo con la compagnia, di cui è capocomico il giovane regista romano Filippo Torriero, e hanno rifiutato decisamente di continuare la serie delle recite. Tino Carraro ha dichiarato: « Non si può andare avanti di questo passo; l'ammontare degli arretrati si è fatto ormai troppo pesante ». Il direttore del teatro, Renzo Aiolfì, sì è fatto rilasciare una dichiaraziftne dell'amministrazione della compagnia in cui è detto: « Per cause di ordine amministrativo i due spettacoli in programma a Savona non possono avere luogo per rifiuto del Carraro e della Zoppelli ad effettuare la rappresentazione ». Ora entreranno in scena le tabile pubblico, la recita di questa sera non può avere luogo. Guardateci bene in faccia e riconoscendoci giù dicate voi chi ha mancato » Il sipario si è nuovamente chiuso. Dapprima gli spettatori non hanno capito bene, credevano si trattasse d'un avvìo inconsueto del dramma pirandelliano. Poi ha cominciato a circolare la voce dello scioglimento improvviso della compagnia e il teatro lentamente sì è svuotato, mentre la biglietteria provvedeva a rimborsare il costo dei biglietti. La notizia ha destato viva sorpresa: sia per la notorietà degli attori, sia per l'attesa che aveva suscitato lo spettacolo. Sabato mattina erano giunti a Savona i camion con gli scenografi e i macchinari elettrici, e le scene erano sta- carte bollate e i legali, poiché il Comune pretende una pénale di un milione e 300 mila lire, prevista dal contratto in caso di inadempienza. Gli attori della compagnia (una ventina in tutto) si sono incontrati in un albergo cittadino per salutarsi e spartirsi quanto era rimasto in mano all'amministratore, Claudio Perone. Molti avevano le lacrime agli occhi. Fra attori, elettricisti e macchinisti la compagnia dava lavoro ad una quarantina di persone. La direzione del teatro ha oggi inviato all' Agis e alla Associazione esercenti teatri il seguente telegramma: « Denunciamo gravissima inadempienza Compagnia del Dramma italiano Carraro-ZoppelliPorelli, che, presentatasi a Savona, ha sospeso recite per mancanza attori in ditta, procurandoci danni morali non valutabili causa reazione pubblico in sala. Reclamiamo penale doppia et completo rimborso spese lancio pubblicitario. Preghiamovi deferire caso Comitato arbitrale ». Altro telegramma è stato inviato al.ministero del Turismo e dello Spettacolo, nel quale tra l'altro è detto: «Preavvertiamo azione legale capocomico Torriero. Preghiamo tener conto quanto sopra eventuale liquidazione contri¬ buti statali ». m. f.

Luoghi citati: Milano, Savona