Ragazza di 16 anni fugge da casa e si getta sotto un tram: salvata

Ragazza di 16 anni fugge da casa e si getta sotto un tram: salvata Drammatico episodio ieri pomeriggio in via Po Ragazza di 16 anni fugge da casa e si getta sotto un tram: salvata Era modella di un pittore - Un passante l'ha afferrata in tempo: ora è in una casa di cura per malattie mentali - Altri fatti: grave un giovane che si è gettato dal T piano - Pensionato si uccide lanciandosi dalla finestra Fuggita di casa giovedì, una ragazza di 16 anni ha tentato ieri alle 18,30 di gettarsi sotto un tram della linea 4 in via Po. Due ore prima il padre era andato a denunciarne la scomparsa al commissariato Castello. Salvata da un passante, la giovane è stata riconosciuta vittima di una mania depressiva e ricoverata in casa di cura. Si chiama Luciana Piccolo e abita con il padre Bruno, 44 anni, disoccupato, la ma'dre Anita e tre fratelli in via Cesare Battisti 5. In casa lavora solo uno dei tre ragazzi, quindicenne, apprendista. Da qualche settimana anche Luciana aveva trovato occupazione come modella presso il pittore Clemente Palmi, 36 anni. Trascorreva tutto il giorno nella sua soffitta di via S. Tom¬ maso 7 e vi consumava anche 1 pasti. Giovedì sera, però, non ha fatto ritorno a casa. Ieri mattina comunque era puntuale dal pittore. All'improvviso ieri pomeriggio — secondo quanto ha dichiarato più tardi il Palmi alla polizia — ha indossato la giacca del tailleurpantalone ed ha detto: « Vado a trovare un mio amico studente ». Prima che l'artista potesse chiederle spiegazioni, era già scomparsa. Alle 18,30 si è gettata sotto 11 tram. Ma un passante, Salvatore Merola, 26 anni, lungopò Antonelli 159, c riuscito ad afferrarla. La ragazza si dibatteva e lanciava urla isteriche. Al San Giovanni è stata medicata per alcune contusioni, poi l'hanno portata al commissariato e interroga¬ ta. I genitori hanno dichiarato che soffre di crisi isteriche. Un anno fa a Vercelli si era gettata sotto un autocarro ed aveva dovuto trascorrere un mese in ospedale. — Un giovane di 26 anni, Mario Fassino, corso Siccardl 9, è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Maria Vittoria. Vi è stato portato ieri alle 11 dopo che i vigili del fuoco lo avevano estratto dal rottami dell'ascensore del palazzo, Impiantato nella tromba delle scale. Il giovane, Aglio di commercianti in stoffe, abita con 11 padre Michele di 67 anni, la madre Elisabetta e alcuni fratelli al sesto piano dello stabile. Da tempo è sofferente di esaurimento nervoso e già due volte ha dovuto essere ricoverato in una casa di cura. II 21 gennaio è stato dimesso. Ieri mattina era in casa con 11 padre, in cura per infarto, la nonna, la sorella Laura, 18 anni, e la domestica Carmela Giorgio, 41 anni. Verso le 11 è uscito. E' stato trovato pochi secondi dopo dalla portinaia Emma Balagna. La donna, sentito un forte colpo, era uscita dalla guardiola ed aveva visto il giovane figlio dei proprietari dello stabile privo di sensi, prigioniero della cabina in un lago di sangue. Non è riuscita ad aprire la porta ed ha dovuto chiamare i vigili del fuoco. Portato all'ospedale Maria Vit toria, è stato ricoverato in prò gnosi riservata per trauma era nico, fratture agli arti. Le inda gin! del brigadiere D'Argenio han no accertato che non si tratta di un incidente. Mario Fassino è salito al settimo plano si è tolte le scarpe e si è gettato nella tromba dell'ascensore. Ha sfondato 11 tetto della cabina che era al piano terreno ed è finito sul pavimento. — Per paura di perdere una gamba, 11 pensionato Giuseppe Autretto, 67 anni, via Cravero 41. si è ucciso lanciandosi dal secondo piano. Era rimasto vittima di due Incidenti entrambi in via Settimo: appena rimessosi da una lesione alla gamba sinistra, ave va riportato la frattura della de stra. Non guariva e 1 medici non escludevano l'ipotesi dell'ampu fazione. Svonvolto, l'uomo, ieri alle 15,10, ha chiuso in cucina la moglie, Maria Bosio, ha appoggiato alla porta delle sedie perché non potesse aprire e, in pigiama, si è gettato dalla finestra della camera da letto. Una vicina, Quintina Anselmlno, lo ha visto ed ha pensato che qualcuno avesse buttato nel cortile un grosso fantoccio. Poi ha dato l'allarme. La moglie dell'Autretto, sorda, non sentiva i richiami e quando ha avvertito che qualcuno bussava, ha dovuto forzare la porta per uscire. Quando è scesa in cortile il marito era già stato portato all'astanteria Martini dove è giunto cadavere. Luciana Piccolo si dibatte tra le braccia dei soccorritori - Mario Fassino, 26 anni, e Giuseppe Autretto, 67 anni

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