Due detenuti fuggono dal treno ma sono catturati poco dopo di Franco Marchiaro

Due detenuti fuggono dal treno ma sono catturati poco dopo Mentre venivano trasferiti da Milano a Genova Due detenuti fuggono dal treno ma sono catturati poco dopo Si tratta di un ventunenne che deve scontare quattro anni per furto e di un trentenne in attesa di processo - Hanno forzato le sbarre della finestrella del vagone cellulare e si sono lanciati fuori pressò Novi Ligure CES Tortona, lunedi matt. Due detenuti sono fuggiti nel pomeriggio dì ieri da un vagone cellulare presso Novi Ligure, mentre venivano tradotti da Milano a Genova: neppure tre ore dopo la fuga nel corso di una vasta battuta condotta in tutta la zona dai carabinieri del gruppo di Alessandria, al coniando del tenente colonnello Viola, 'entrambi sonò stati catturati nelle campagne di Rivolta Scrìvia, alla periferia di Tortona. Si tratta del ventunenne Giovanni Battista Finardi da Linate (Milano) e di Mariano Paleo di trentanni, nativo di Bagheria (Palermo), ma abitante a Genova: entrambi erano detenuti a Milano. Il primo, che è particolarmente sorvegliato per i suoi precedenti, veniva tradotto a Volterra, dovendo scontare quattro anni di reclusione per furti; il Puleo, invece, era accompagnato a Genova, dove quel tribunale lo processerà per alcuni furti. Finardi e Puleo, assieme ad altri due detenuti, viaggiavano scortati da alcuni carabinieri del nucleo traduzioni di Milano su di un cellulare agganciato al treno viaggiatori MilanoGenova. Tra Pozzolo Formigaro e lo scalo di San Bovo (Novi Ligure) sono in corso lungo la lìnea ferroviaria lavori, e pertanto il convoglio, verso le 15,30 di ieri, ha dovuto diminuire notevolmente la velocità: i due detenuti, che si trovavano in una stes- i I sa cella e che erano già riusciti a forzare le sbarre della finestrella, approfittavano del rallentamento per gettarsi fuori dal vagone, fuggendo quindi attraverso i campi; durante la fuga, riuscivano poi a liberarsi anche dei ferri e delle catenelle. L'evasione veniva immediatamente notata dai carabinieri di scorta. Il convoglio sì arrestava ed uno del militari addetto alla traduzione, il carabiniere Ottavio Bortone, scendeva per dare l'allarme al più vicino comando; il treno riprendeva invece la corsa e gli altri carabinieri rimanevano sul cellulare, per scortare ì due detenuti non fuggiti. Il carabiniere Bortone, invece, servendosi di un motorino avuto in prestito da un giovanotto, si metteva per proprio conto alla caccia dei due evasi, battendo cascina per cascina tutt'wia vasta zona di campagna e giungendo così fino in territorio di Rivolta Scrivia, alla periferia di Tortona. Qui, nei pressi della cascina Lodi, notava uno degli evasi, il Finardi, e, aiutato da un giovane che stava transitando in auto, l'impiegato ventiseienne Pietro Pulici da Bresso (Milano), dopo breve inseguimento attraverso i campi riusciva a bloccare il detenuto. Mentre il fuggiasco veniva accompagnato verso la città, transitava l'auto della squadra di polizìa giudiziaria della tenenza di Tortona, che stava partecipando alla battuta e i militari, appreso del rinvenimento del Finardi, intensificavano le ricerche nella zona: poco distante dalla stessa cascina Lodi, il carabiniere Moscatelli riusciva così a scoprire il Puleo, Erano le 18 circa: la fuga dei detenuti non era durata più di due ore e mezzo. Conclusa felicemente la battuta, i carabinieri accompagnavano il Firuirdl e il Puleo a Tortona dove, espletate le indagini del caso, i due sono stati associati alle locali carceri, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Interrogato subito dopo l'arresto, il Finardi ha dichiarato che stava da tempo meditando c preparando la fuga: « Sono stato condannato ingiustamente — ha detto — e voglio dimostrare di essere innocente ». Franco Marchiaro =4