Fosca vicenda nella commedia di Dacia Maraini di Dacia Maraini

Fosca vicenda nella commedia di Dacia Maraini La «prima» ieri a Roma Fosca vicenda nella commedia di Dacia Maraini La scrittrice ha esordito « Ricatto a teatro » - Un scena con per la ntreccio di perso¬ naggi degeneri in rivolta contro la società No&trfi servizio particolare Roma, lunedi mattina. Austeri intellettuali romani, frivoli giovanotti con scialli colorati e allegre ragazze fiorite (attori del « Living Theotre » attualmente a Romd) hanno assistito ieri sera nel Teatrino di via'Belsiana alta «prima» di Ricatto a teatro. L'autrice è Dacia Maraini; il regista Peter Hartman, per anni compositore musicale e aiuto regista del Living; gli interpreti Laura Betti, Claudio Carnoso, Paolo Graziosi, Carlo Cecchi, Isabel Ruth (numero uno della cinematografia portoghese). > Da tali ingredienti è uscito uno spettacolo ricco di squilibri quanto di ambizioni, di vivaci soluzioni sceniche quanto di un vero formalismo antiaccademico. La vicenda è un caso di teatro nel teatro. C'è una compagnia di attori che prova una commedia tra infiniti dubbi, difficoltà economiche, conflitti personali, problemi assillanti come la ricerca dell'amore, di se stessi, della sicurezza. C'è poi la vicenda da rappresentare: il ricatto di un industriale da parte di due giovani. Velleitari e rivoluzionari, omosessuali ed eversivi nel confronti della società costituita, essi vedono nel ricco Vero i simboli di tutto ciò che disprezzano: potere e denaro, negazione della giustizia e della dignità umana, autentica degenerazione sessuale. Ma come in una rete vischiosa i ruoli dei personaggi finiscono per intrecciarsi con la personalità degli attori, i motivi della commedia si dilatano fino a coinvolgere J problemi degli interpreti! I due ragazzi sinceramente dibattono « il dilemma attuale del teatro », le ragioni ed il significato del loro rapporto col pubblico; fra le due donne, la moglie Giulia e Lin, oltre la finzione scenica prosegue un .ambìguo amore e corteggiamento; Vero stesso con Giulia mantiene un rapporto di autoritaria sufficienza e disamore. Alla fine, l'industriale riprende in mano la situazione e gli attori, nonostante tutto, tornano ai propri ruoli, a provare il toro diffìcile spettacolo. Ciò che resta insoluto — al di là dei numerosi amplessi in scena fra omosessuali e no, dei gesti alla Living, dei giochi fonetici alla Carmelo Bene — è la ragione intima, poetica, della vicenda. Liliana Madeo La scrittrice Dacia Maraini

Luoghi citati: Roma, Romd