Cinque morti nell'auto precipitata in un profondo burrone a Cortina

Cinque morti nell'auto precipitata in un profondo burrone a Cortina Terrificante sciagura sotto una tormenta di neve Cinque morti nell'auto precipitata in un profondo burrone a Cortina Le vittime sono un perito industriale triestino di 33 anni, la moglie di 25, le due figlie di 4 e 7 anni e la cognata di 37 Muore. nell'auto precipitata nel lago d'Iseo - Sette feriti ad Albenga - Ciclista ucciso a Sanremo - Una ragazza morta, due donne, due bimbi e un uomo feriti presso Messina per un pullman che piomba su un gruppo di persone uscito dalla messa i - Responsabilità di Renzo Zoppas nell9incidente di Conegliano? Nostro servizio particolare Cortina d'Amp., lunedì matt. (g.gh.) Un'automobile sulla quale viaggiavano cinque persone ha sbandato nei pressi di un ponte in località Podestagno, a pochi chilometri da Cortina d'Ampezzo, ne ha sfondato il parapetto ed è precipitata con un volo di settanta metri nel burrone. L'impressionante incidente è accaduto verso le 15,30 di ieri mentre infuriava una tormenta di neve. Le cinque persone, che sono morte all'istante, sono il perito industriale Gianfranco Sfreddo, di 33 anni di Trieste, ma residente a Torviscosa (Udine); la signora Giovanna Maria Rismondo, cognata del pilota, nata' 37 anni or sono a Rovigno d'Istria (Pola) ma residente a Trieste in via Conti 8, la moglie del perito industriale, signora Romana, di 25 anni, e le due figliolette Nicoletta e Donatella di 4 e 7 anni. La vettura, una « 1500 », sulla quale viaggiavano le cinque persone e che era pilotata da Gianfranco Sfreddo, proveniva da Dobbiaco e stava per raggiungere il centro ampezzano. La sciagura è avvenuta sul piccolo ponte che attraversa la forra del rio Felizon. un affluente del Boite. La forra è stretta e presenta sbalzi e concavità dovute all'erosione del torrente; il ponte è orlato di un parapetto formato da una ringhiera di ferro sostenuta da pilastri in cemento armato. La strada è in leggera discesa e prima del ponte c'è ima teoria di paracarri, l'ultimo dei quali dista qualche metro dal parapetto. Non si conosce la dinamica dell'incidente. Sulla scorta dei primi risultati dell'inchiesta condotta dai carabinieri, sembra che il pilota abbia messo il piede sul freno, in un attimo di incertezza provocata dalla presenza di uno spazzaneve sul ponte, nei pressi del quale, tuttavia, pare che lo Sfreddo abbia alzato il piede dal pedale: la vettura ha avuto, così, un sobbalzo,-ha sbattuto, contro una piànta e si è, .poi, infilata,neL vuoto esistente tra l'ultimò, paracarro e IL parapetto del ponte:-circa cinque metri. Il fondo scivoloso della strada e la scarsa visibilità sono state le concause dell'uscita dalla strada della « 1500 ». Brescia, lunedì matt. (s.m.) Una vettura sportiva con a bordo due giovani è precipitata ieri sera nel Lago d'Iseo. Il guidatore si è salvato, il passeggero è rima- sto imprigionato nella vettura che, fino a tarda notte, non era stata ancora ricuperata. Verso le ore 21 da Marone partivano, con una Fiat Abarth 850 il muratore ventitreenne Giuseppe Rambaldini- che era al volante, e l'amico Paolo Ciocchi, 21 anni, da Vello di Marone. I due giovani erano diretti al cinematografo di Pisogne. All'imbocco della frazione Toline la vettura che procedeva speditamente, giunta in un tratto di strada ghiacciata e dove la strada stessa compie una curva ad ampio raggio, è stata vista da una ragazzina affacciata-alla finestra sbandare paurosamente. Alla fine la vettura precipitava nelle acque, scomparendo. Il Rambaldini si è salvato; per il Ciocchi, non vi era più nulla da fare: bloccato nella vettura, ha trovato la morte a quattro metri dalla riva ed a tre di profondità. Albenga,-lunedì matt. (m.) Sette persone sono rimaste ferite in uno spettaco- lare incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio verso le 16,30 sulla via Aurelia, fra Albenga e Ceriale, nel quale sono state coinvolte tre auto. I feriti sono: il cinquantunenne Cesare Marchi, residente a Loano in via Torino, la figlia Anna Maria diciassettenne, il sessantaquattrenne Mario Imperiale, residente ad Alessandria in corso Acqui 76, che viaggiavano su un'utilitaria condotta dal Marchi. Gli altri sono: Felice Ceriani, di 64 anni, residente a Varazze, sua moglie Luigia Murazzi, pure sessantaquattrenne, e. il settantottenne Andrea" Battelli, ahch'egli residente a Varazze e la moglie Ida Cravìòtto, di 64 anni, che erano a bordo di una « familiare » condotta dal Ceriani. Sulla terza auto coinvolta nell'incidente viaggiavano il ventiduenne Carlo Vigorelli, residente a Genova, con i genitori. Questi ultimi tre sono rimasti incolumi. I feriti sono stati in parte ricoverati e in parte soltanto medicati all'ospedale e nelle cliniche cittadine. I sanitari hanno emesso la seguente prognosi: Marchi, 40 giorni; Imperiale 25 giorni, Anna Maria Marchi 15 giorni; Ceriani 30 giorni; la moglie, Luigia Musazzi 10 giorni; i coniugi Battelli, rispettivamente 8 e 6 giorni. L'incidente, secondo i primi accertamenti svolti dalla polizia stradale, pare originato da un imprudente sorpasso. Sanremo, lunedì mattina. (g.b.) Un anziano ciclista è morto ieri pomeriggio alle 14 in un incidente stradale avvenuto alle porte di Arma di Taggia: un'«Alfa Romeo» 1750, condotta dal geom. Gino Bagliani, di 33 anni, abitante a Sanremo in via Duca degli Abruzzi 77, ha infatti investito il settantaduenne Eugenio Arnaldi, abitante ad Arma di Taggia. Secondo i primi rilievi effettuati dalla polizia stradale, il ciclista si sarebbe spostato improvvisamente sulla sua sinistra per voltare in una trasversale: il guidatore della vettura, che procedeva nello stesso senso, non ha potuto evitare l'investimento nonostante una brusca frenata; l'Arnaldi è deceduto sul colpo per le gravi ferite riportate. Messina, lunedì mattina. (c.) Una ragazza uccisa, due donne, un uomo e due bambini feriti sono il tragico bilancio di un incidente stradale avvenuto ieri mattina nell'abitato di Ortoliuzzo, una frazione di Messina, sulla strada nazionale per Palermo. Un autobus di linea dell'azienda siciliana trasporti, sfuggito al controllo del conducente probabilmente per lo scoppio di un pneumatico anteriore, dopo aver strisciato per venti metri contro il muro laterale della strada, ha travolto un gruppo di cinque persone che tornavano dalla Messa domenicale, uccidendone una. La vittima è la dodicenne Filippa Denaro, abitante coi genitori nella contrada Terrantonio della stessa frazione. Venezia, lunedì mattina. (g. gh.) L'eccessiva velocità della « Ford Mustang » condotta da Renzo Zoppas, di 18 anni, di Conegliano, è probabilmente la causa del grave incidente stradale che, sabato sera, ha causato la morte di quattro persone ed il ferimento di altre otto. Secondo la ricostruzione della « Polstrada », lo Zoppas, nel tentativo di compiere un sorpasso, sulla statale « Pontebbana », a pochi chilometri da Ponte della Priula (Treviso), si' è accorto solo all'ultimo momento che, dall'opposto senso di marcia, stava sopraggiungendo una colonna di auto. L'apriva la « Mercedes » a bordo della quale si trovavano due sposi: Francesco Codognotto di 29 anni di Santa Lucia di Piave e Danizza Ruzza di 21, di Scorze (Venezia), di ritorno dall'aver visitato la casa nella quale andranno ad abitare. Per evi¬ a l i i e n e a a i o » i l a l a , o o a i i e r e ¬ tare l'investimento, lo Zoppas avrebbe toccato il freno e la potente vettura, scivolata sul fondo stradale bagnato, si è posta di traverso sulla opposta corsia investendo, dopo una lunga slittata, la « Mercedes ». Renzo e Paolo Zoppas, i quali si trovavano con altri tre giovani sulla « Ford Mustang » sono cugini: Renzo è figlio di Gino Zoppas e Paolo, che ha 17 anni, di Augusto Zoppas, fondatore e titolare dell'Omonima ditta di Conegliano. La polizia della strada, dopo le operazioni di soccorso, ha fatto sgomberare nella stessa serata di ieri la "strada dei rottami delle tre auto coinvolte nell'incidente — oltre alla « Ford » ed alla « Mercedes » c'era anche una «600» — aprendo contemporaneamente un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità. Le condizioni di Renzo Zoppas, ricoverato con prognosi riservata nell'ospedale di Conegliano, sono stazionarie. Gli altri feriti, invece — tutti in modo leggero — sono in via di miglioramento. Nell'incidente — come è noto — sono morti Luigino Cais, Francesco Perin, Sergio Vidotto e Luciana Bottacln, di 26 anni, di Scorze (Venezia), fidanzata dell'autista della « Mercedes », Romano Ovicoli di 31 anni di Scorze, rimasto ferito. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii La Ford del giovane industriale Zoppas schiantatasi contro una Mercedes a Ponte di Priula (Tel. a «Stampa Sera»)