Pioggia di goals all'Olimpico tra i nerazzurri e i giallorossi
Pioggia di goals all'Olimpico tra i nerazzurri e i giallorossi Pioggia di goals all'Olimpico tra i nerazzurri e i giallorossi Sei reti per l'Inter, due per la Roma, più due annullate (una per parte) - Corso e Mazzola in evidenza Roma, lunedi mattina. L'Inter ha iniziato il girone di andata ottenendo, a spese della Roma, la sua prima vittoria esterna della stagione, con il clamoroso punteggio di 6-2. Una sorprendente riscossa della squadra di Helenio Herrera o la definitiva conferma del crollo della formazione di Pugliese? Tutto fa pensare che, alla base di questo sconcertante risultato, stiano soprattutto le colpe della Roma e del suo allenatore. L'Inter non ha fatto che approfittare largamente dell'inattesa condiscendenza dì una squadra che. scesa in campo con uno schieramento che presupponeva una prudente difesa, non sì è invece difesa mai, ed ha lasciato che gli avversari dilagassero, con una libertà di manovra e dì conclusione assolutamente inconcepibile nel calcio moderno. Nel primo tempo, concluso dai milanesi in vantaggio per 1-0, si era avuto un certo equilibrio. La Roma, affidandosi principalmente alla volontà di Jair di ben figurare contro i suoi ex compagni. i era riuscita a creare qualche azione pericolosa, nella quale' la difesa nerazzurra aveva dovuto salvarsi con un certo affanno. All'inizo della ripresa quando Enzo (che' sostituiva lo stanco Peirò) è riuscito ad acciuffare il pareggio, approfittando in modo incredibile di un malinteso tra Sarti e Dotti, l'Inter per qualche minuto è sembrata addirittura in difficoltà di fronte ai giallorossi che inRavvedevano la possibilità di portarsi a loro volta in vantaggio. Le incertezze di Landini e Dotti hanno forse contribuito ad alimentare pericolose illusioni nei giallorossi, che hanno continuato ad attaccare, trascurando ogni cautela difensiva anche quando i milanesi sono tornati in vantaggio con Domenghini. I solisti dell'attacco dell'Inter hanno potuto quindi giocare di contropiede, cioè nel modo più adatto per le loro caratteristiche. Per Corso. Mazzola, Cappellini le sempre piùlarghe falle nello schieramento difensivo giallorosso hanno costituito un invito che non poteva che risolversi nel modo in cui si è risolto: un punteggio tennistico ed una autentica catastrofe per la Roma, che ha subito la più dura sconfitta da quando Pugliese è alla sua guida. L'allenatore giallorosso, lasciando fuori squadra lo stanco Peirò e l'infortunato Losi, aveva escogitato un'altra delle sue formazioni a sorpresa, affidando la maglia numero 5, con autentici compiti difensivi, all'attaccante Scaratti e. mettendo all'ala destra il mediano Ossola. Uno schieramento che faceva pensare ad un rafforzamento della metà campo, ad un prudente controllo del gioco avversario e alla ricerca del goal di sorpresa affidata alle « punte » Taccola. Enzo e Jair. Illusioni che sono durate poco in quanto, dopo un'occasione fallita da Cordova al 4' minuto ed un goal dell'interista Cappellini realizzato con un pugno e quindi giustamente annullato, l'Inter al 15' si è portata in vantaggio in un modo che irrideva alla presunta tattica difensiva ordinata da Pugliese. Corso da metà campo ha lanciato Cappellini spostato a destra e controllato da Cappelli con molta negligenza. Per il centravanti è stato facilissimo, libero com'era, portarsi in area e battere Pizzaballa. Al 2T Enzo appro¬ fitta di un maldestro rinvio di Domenghini, si aggiusta il pallone con un braccio e segna. Angonese, dapprima convalida il goal poi accetta, su richiesta di Corso, di interpellare il segnalinee e annulla la rete irregolare. Sull'1-0 si arriva al riposo, dopo che l'Inter ha sfiorato il goal in altre due o tre oc¬ casioni e al 5* della ripresa la Roma pareggia, stavolta regolarmente, anche se nel più sconcertante dei modi. Il portiere Sarti e Dotti indugiano nello scambiarsi il pai- j Ione in area dopo una punizione per fuorigioco, Enzo si intromette fulmineamente tra ì due, segnando a porta vuota. Il successo ottenuto in ma¬ niera così facile riaccende l'entusiasmo dei romanisti e lascia per qualche minuto in stato di « choc » la difesa dell'Inter che è costretta a saivere con un certo affanno alcune situazioni difficili. Al quarto d'ora però un'azione Cappellini, Mazzola. Domenghini sblocca la situazione a favore dei milanesi, consen¬ tendo all'ala destra nerazzurra di realizzare il secondo goal. Da questo momento la difesa della Roma cessa praticamente di esìstere e la cronaca si esaurisce nella descrizione delle reti, senza nemmeno accennare alle molte altre occasioni mancate, specialmente da Mazzola. Al 19' Corso, quasi a metà campo, in posizione di ala destra, scatta su lancio di Suarez, arriva indisturbato al limite dell'area e batte imparabilmente Pizzaballa. Al 26' Mazzola su centro di Cappellini anticipa di testa l'incerta uscita del portiere e realizza il quarto goal. Al 3T Scaratti dopo uno scambio con Taccola accorcia le distanze per la Roma, ma l'Inter segna ancora due volte: al 40° con Mazzola che conclude un'azione di Benitez e Dotti e al 44' con Corso che al volo, da fuori area, mette in rete il pallone centrato dalla destra da Mazzola. Niente da dire, neppure per ì più accesi tifosi giallorossi, di fronte ad un simile risultato: tanto è vero che, per la prima volta in molti anni, l'Inter è uscita dall'Olimpico fra gli applausi. Gianni Pignata Roma: Pizzaballa; Robotti, Cappelli; Carpenetti, Scaratti, Pelagalli; Ossola, Cordova, Taccola, Enzo, Jair. Inter: Sarti; Burgnich, Pacchetti; Benitez, Landini, Dotti; Domenghini, Mazzola, Cappellini, Suarez, Corso. Arbitro: Angonese. Reti: Cappellini (I.) al 15' del primo tempo; Enzo (R.) al 5', Domenghini (Xi) al 15', Corso (I.) al 19' Mazzola (I.) al 27', Scaratti (R.) al 37', Mazzola (I.) al 40', Corso (I.) al 44' della ripresa. Spett.: 50 mila paganti. Incasso 61 milioni. Sandrino Mazzola di testa batte il portiere giallorosso Plzzaballa nell'incontro vinto trionfalmente dall'Inter a Roma
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