Anche in Olanda la de si è spaccata in dae

Anche in Olanda la de si è spaccata in dae Dopo lo scissione dei cattolici in Belgio Anche in Olanda la de si è spaccata in dae L'ala sinistra del partito (4 deputati su 42) forma un gruppo autonomo - La frattura provocata dall'« incertezza » della direzione (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 27 febbraio. Una grave scissione ha diviso il partito cattolico olandese: la corrente di sinistra capeggiata dall'ex ministro Bogaers si è staccata oggi dal partito, annunciando la costituzione di un gruppo autonomo. La divisione dei cattolici olandesi segue di pochi giorni la frattura dei democristiani in Belgio: le cause sono differenti, fra i due avvenimenti non c'è relazione. La corrente di sinistra dei cattolici olandesi da tempo insistentemente chiedeva alla direzione del partito un più esplicito orientamento, in particolare chiedeva che anche in epoca lontana dalle elezioni il partito dicesse esplicitamente se intendeva collaborare con i liberali o con i socialisti. La direzione ha sempre rifiutato di prendere un simile impegno, ha fatto invece ogni sforzo per favorire una più stretta alleanza con gli altri due grandi partiti confessionali protestanti esistenti in Olanda, gli « antirivoluzionari » e i « cristiano storici ». Numericamente, la scissione tra i cattolici non porta grandi perdite al partito: quattro deputati soltanto su 42 sono usciti oggi dal gruppo parlamentare, ma il partito perde in parte quel carattere di partito centrista che aveva e che gli è valso di essere fino alle ultime elezioni il gruppo di maggioranza relativa, ed è probabile che avvenga uno slittamento a destra. Il partito cattolico nelle ultime elezioni (1967) aveva perso circa il 20 per cento dei seggi: secondo la corrente di sinistra questa perdita era dovuta all' incertezza del l'orientamento. s. d. *

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Olanda