Ricorrono alla Cassazione due imputati per il Vajont

Ricorrono alla Cassazione due imputati per il Vajont Ricorrono alla Cassazione due imputati per il Vajont Sono gli ingegneri Tonini e Biadene colpiti da mandato di cattura e irreperibili - I loro avvocati sostengono la nullità della sentenza istruttoria Belluno, 26 febbraio. I legali degli ingegneri Dino Tonini e Alberico Biadene, colpiti da ordine di cattura del giudice istruttore di Belluno dott. Fabbri per il disastro del Vajont, hanno proposto ricorso in Cassazione contro la sentenza istruttoria per la parte che riguarda il mandato di cattura. L'avvocato Giorgio Malipiero, patrocinatore dell'ing. Tonini, ha confermato la notizia della presentazione della richiesta alla cancelleria della Procura di Belluno, avvenuta sabato. Ha dichiarato inoltre che sono in preparazione 1 motivi del ricorso che dovranno essere presentati entro 20 giorni. Interrogato in proposito alle voci di una imminente costituzione del suo patrocinato il legale ha risposto: « Quando verrà a conoscenza di quanto gli si attribuisce deciderà lui su cosa dovrà fare». In merito alla possibilità di una celebrazione del processo fuori di Belluno l'avvocato ha detto che ancora non è stata avanzata la richiesta di legittima suspi¬ cione ma che ciò avverrà sicuramente in un prossimo futuro. Il ricorso in Cassazione, nella sostanza, chiede la nullità della sentenza istruttoria ma esclusivamente alla parte che riguarda l'arresto dei due imputati, tuttora irreperibili. Si sosterrebbe infatti che, alla luce degli atti e delle prove acquisite, la responsabilità dei due non risulterebbe poi così precisa e grave, non tale almeno da richiedere l'emissione del provvedimento di restrizione della libertà personale. (Ag. Italia)

Persone citate: Alberico Biadene, Biadene, Dino Tonini, Fabbri, Giorgio Malipiero, Tonini

Luoghi citati: Belluno, Italia, Vajont